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Articoli filtrati per data: Giugno 2023

Prosegue l’attività di supporto psicologico alle persone colpite dall’alluvione e resta attiva la linea per il supporto telefonico che per l'area ravennate è 338-1055333 a cui i cittadini possono rivolgersi per parlare con i professionisti. Contemporaneamente sono operative sul territorio le seguenti sedi alle quali poter accedere gratuitamente e direttamente al servizio.

                                                                               

Sant’Agata sul Santerno, Via Roma 10 (presso sede COC)

9,30 – 13,00 / 14,30- 18,00

 

Conselice, Via Garibaldi 08 (presso Municipio, ingresso dal vicolo della biblioteca)

9,30 – 13,00 / 14,30- 18,00

 

Lugo, V.le Masi 22 presso il Presidio Ospedaliero Padiglione “C”-  Piano Terra (ex Diabetologia) 14 -18 ( tel.0545-213947)

 

Faenza : EPE (Equipe Psicologica per l’Emergenza) in Piazza del Popolo, c/o tenda CRI

9,30 – 13,00 / 14,30- 18,00 (aperto fino a sabato 17 Giugno)

 

Faenza; Largo del Portello 1 c/o sede del Distretto

15-18

 

Castel Bolognese - Piazza Bernardi, 1 c/o Municipio

 9,30 – 13,00 / 14,30- 18,00

 

Fornace Zarattini (Valtorto c/o Centro Aggregativo Giovanile), Via Faentina 126

dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e il martedì pomeriggio dalle 14 alle 17.

 

Il servizio è dell’ASL Romagna in collaborazione con la Regione E.R. e con le Associazioni SIPEM e Psicologi per i popoli.   

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L' Ausl Romagna, in collaborazione con la rete istituzionale dei servizi socio-sanitari, volontariato e terzo settore: Centro dei Disturbi Cognitivi e Demenze di Rimini, U.O. Neurologia, Uffici di Piano del Distretto di Rimini e di Riccione, Parkinson in Rete, A.P.D.M.R. O.D.V. E.T.S., A.I.P. , Associazione Sclerosi Multipla, Alzheimer Rimini ODV, VolontaRomagna ODV, organizza un corso di formazione e psicoeducazione rivolto ai caregivers, che si svolgerà da giugno ad ottobre 2023, a Rimini (vedi volantino per sedi e orari).

L'iniziativa è rivolta in particolare a caregivers, familiari, volontari e assistenti familiari di persone affette da demenza, malattia di Parkinson, malattia cerebrovascolare ed esiti di ictus.

Il corso prevede dieci incontri gestiti da professionisti sanitari, sociali e volontari dell'associazionismo e ha come obiettivo sostenere chi assiste un familiare con disabilità per fornire: informazioni, orientamento e affiancamento nell’accesso ai servizi; interventi di supporto e sollievo nell’assistenza alla persona cara (anche per contrastare il rischio di isolamento, di stress psico-fisico ed emotivo); forme di sostegno economico, pratico, psicologico, di formazione specifica per favorire la conciliazione delle responsabilità di cura con la propria vita familiare, sociale e lavorativa.
Per informazioni ed iscrizioni : contattare la segreteria organizzativa, Morena Mancini: 0541/707431, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12.

 

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Da qualche anno è stato dematerializzato il processo di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale e il buono celiachia cartaceo riconosciuto mensilmente è stato sostituito con un corrispondente valore mensile in formato elettronico. Il credito del buono è gestito quindi in maniera automatizzata e la procedura prevede che ogni mese l’importo residuo non utilizzato non possa essere cumulato alla mensilità successiva.

A seguito delle recenti alluvioni che hanno interessato il nostro territorio, per superare le difficoltà di reperimento di alimenti senza glutine, anche per il fatto che molti punti di distribuzione sono stati colpiti e non possono garantire il servizio, la Regione ha modificato temporaneamente la procedura a favore di tutti i cittadini celiaci della Regione Emilia-Romagna, disponendo che l’eventuale credito mensile residuo non sia più azzerato, ma venga automaticamente riaccreditato sul valore del buono del mese successivo.

Le disposizioni sono in vigore da maggio e fino a tutto il mese di settembre, con possibile ultimo riaccredito del residuo sulla mensilità del mese di ottobre 2023.

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Nei giorni scorsi è stato effettuato, nell’Emodinamica dell’Ospedale di Forlì il primo intervento di impianto di protesi valvolare aortica percutanea (TAVI) nell’ambito di uno studio, denominato TAVI at HOME, che valuterà l’efficacia e la sicurezza di questa tecnica, effettuata senza la necessità della cardiochirurgia in sede, in pazienti il cui rischio operatorio è stato giudicato proibitivo da un team multidisciplinare e quindi non trattabili per via convenzionale chirurgica.
L’intervento è stato effettuato con successo dalla équipe della AUSL Romagna composta dal dott.Fabio Tarantino, responsabile della Unità di Emodinamica di Forlì-Cesena, coadiuvato dal dott.Andrea Santarelli, direttore facente funzioni della Cardiologia e responsabile dell’Emodinamica di Rimini e dal dott. Marco Balducelli, responsabile dell’ Emodinamica di Ravenna.

“La stenosi valvolare aortica è una patologia cardiovascolare estremamente grave che, se non trattata adeguatamente, ha una elevata mortalità ad un anno, addirittura superiore ad alcune forme di neoplasia – afferma il prof. Marcello Galvani, direttore della Cardiologia e responsabile del programma aziendale della AUSL Romagna di cardiologia interventistica – Purtroppo molti pazienti non possono essere sottoposti ad un intervento chirurgico tradizionale di sostituzione valvolare per via dell’elevato rischio operatorio”.
Poprio per questo, negli ultimi dieci anni, si è affermata la “TAVI”, tecnica che consiste nell’impianto di una valvola biologica attraverso le arterie senza necessità di circolazione extra-corporea. Tale metodica è diventata di prima scelta in molti pazienti affetti da stenosi valvolare aortica, consentendo di curare, con ottimi risultati, anche coloro che fino a pochi anni fa erano esclusi da ogni possibilità di trattamento efficace.
“Lo studio che stiamo conducendo – continua il prof. Galvani – vuole aprire una strada diretta per ampliare ulteriormente la possibilità di trattamento di questi pazienti, attualmente limitato dalla presenza della cardiochirurgia nella sede in cui viene eseguita la procedura. A fronte del crescente numero di pazienti che necessitano della TAVI i tempi di attesa sono sempre più lunghi. La possibilità di utilizzare, in Romagna, una rete clinica solida e collaudata, in sintonia con il centro di cardiochirurgia di riferimento (Maria Cecilia Hospital - MCH, attualmente diretta dal Prof. Carlo Savini) ci offre l’opportunità di effettuare questi interventi in sicurezza e nella massima collaborazione con i colleghi cardiochirurghi, migliorando il disagio per il paziente, non più costretto a trasferimento tra ospedali e riducendo le liste di attesa e i costi complessivi della procedura.”

“L’intervento di TAVI consiste nel posizionamento di una protesi valvolare biologica attraverso le arterie femorali – precisa il dott. Fabio Tarantino – Dal mese di luglio 2019, come équipe di Ausl Romagna abbiamo effettuato presso Maria Cecilia Hospital 562 interventi con risultati eccellenti, frutto di un lavoro di squadra e multidisciplinare che coinvolge attivamente i colleghi anestesisti della nostra AUSL ed i colleghi cardiochirurghi di MCH, che ci supportano attivamente.
“Nella Cardiologia dell’Ospedale di Forlì – conclude il prof. Galvani – venne eseguita nel 1973 la prima coronarografia, indagine diagnostica che ha cambiato in modo significativo la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari. All’epoca rappresentò per la nostra comunità un evento straordinario. Cinquant’anni dopo, la prima TAVI in Emodinamica a Forlì apre ancora una volta una strada e nuove possibilità terapeutiche.”

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Giornata formativa congiunta ieri a Cesenatico tra personale del 118 Romagna, Vigili del Fuoco fluviali del Comando di Forlì-Cesena e marinai di Salvamento della Doctor-Lifeguard. Sono stati simulati interventi di soccorso di persone in difficoltà in mare con utilizzo di moto d'acqua, gommone e cani di salvataggio, praticate manovre salvavita di rianimazione su pazienti con sindrome da annegamento.

Obiettivi dell’iniziativa, che si è svolta con il patrocinio del Comune di Cesenatico nella spiaggia antistante lo stabilimento Villa Celeste, formare i professionisti alle tecniche di soccorso, addestrarli al lavoro in team e alla collaborazione fra diversi enti e professionisti che operano nel soccorso alle persone vittime di incidente da annegamento.

 

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 L’Associazione Salute e Solidarietà Odv e il Centro studi aziendale Ausl Romagna “Gianni Donati” per il volontariato e la solidarietà organizzano, con il contributo di Estados Cafè, l’evento “Sulla rotta del cuore. Storie di vite e di mare in musica”.

Il ricavato  della serata, che si terrà mercoledì 21 giugno alle ore 21, presso la Fabbrica delle Candele, a Forlì, sarà devoluto a persone e comunità colpite da alluvione e frane.

Il concerto sarà a cura del gruppo musicale “Doors To Balloon”- la musica nel cuore, composto da cardiologi degli ospedali dell’Emilia- Romagna che svolgono attività musicale per eventi benefici e da altri medici - musicisti romagnoli. Sono previste anche testimonianze di persone coinvolte nel drammatico evento dell'alluvione (vittime, volontari)

La serata vedrà  la straordinaria partecipazione del forlivese Gianfranco Bacchi, già comandante della nave Amerigo Vespucci e sarà presentata da Marco Viroli e condotta da Stefania Polidori.

Per informazioni: segreteria@salesol.org

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Gli incontri fanno parte di un ciclo di eventi gratuiti di Promozione della Salute organizzati nel Distretto di Rimini, nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2021- 2025, dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica e dalle Case della Comunità, con il Patrocinio e il coinvolgimento delle Amministrazioni locali e delle Associazioni del Territorio.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare e aiutare la popolazione a migliorare i propri stili di vita nell’ottica del Ben-essere, in particolare migliorare la propria alimentazione e contrastare la sedentarietà per mantenersi in salute e prevenire l’insorgenza di malattie croniche come l’obesità, il diabete e l’ipertensione.

Calendario eventi Giugno-Luglio 2023

“UN PASSO ALLA VOLTA” “IL CARRELLO DELLA SALUTE” e “Il PIACERE VIEN MANGIANDO”

 

 

INCONTRI ATTIVITA’ FISICA: “Un Passo alla Volta”

L’iniziativa è finalizzata a far conoscere ai cittadini i benefici dell’attività fisica e le opportunità che i vari territori offrono per fare movimento. In questa occasione, il Servizio di Igiene Pubblica di Rimini metterà a disposizione Medici dello Sport e laureati in Scienze Motorie, i quali coinvolgeranno i cittadini in una dimostrazione pratica di esercizi finalizzati al miglioramento delle competenze motorie nell’ottica del benessere, della prevenzione delle cadute e del mantenimento delle autonomie. Gli appuntamenti in calendario:

  • 9 Giugno dalle 8,30 alle 10. L’evento si sposta al mare presso lo stabilimento Balneare n.12 di Riccione e ad usufruirne saranno in particolare i cittadini over 60 residenti nei Comuni di Gemmano, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo-Monte Colombo, Morciano di Romagna, Saludecio e San Clemente che hanno aderito al Centro Estivo Marino organizzato dall’Unione della Valconca.
  • 14 Giugno dalle 8,30 alle 10. L’evento si sposta al mare presso Onda Blu Village di Torre Pedrera stabilimento Balneare n.72 e ad usufruirne saranno i cittadini over 60 in particolare coloro che parteciperanno all’iniziativa “Anziani al mare” organizzata dal Centro Sociale "A. Franchini" di Santarcangelo e dal Centro Sociale “Il Percorso” di Poggio Torriana, con il contributo dell’Unione dei Comuni Valmarecchia.
  • 28 Giugno dalle 8,30 alle 10 al Parco “Ivan Graziani” via G. Marconi, 8 Novafeltria ritrovo presso “Chiosco Avamposto”

INCONTRI ALIMENTAZIONE: “Il Carrello della Salute”.

Questo incontro, condotto da dietisti, assistenti sanitari e infermieri del Dipartimento di Sanità Pubblica di Rimini, ha la finalità di guidare le persone verso scelte alimentari salutari e al contempo gustose e sostenibili. I cittadini saranno coinvolti in attività pratiche dove impareranno ad alimentarsi in modo completo e bilanciato.  La qualità della nostra alimentazione inizia da ciò che mettiamo nel carrello, imparando a leggere bene le etichette. Gli appuntamenti in calendario:

  • 8 Giugno dalle 8,30 alle 10. L’evento si sposta al mare presso Onda Blu Village di Torre Pedrera stabilimento Balneare n.72 e ad usufruirne saranno i cittadini over 60 in particolare coloro che parteciperanno all’iniziativa “Anziani al mare” organizzata dal Centro Sociale "A. Franchini" di Santarcangelo e dal Centro Sociale “Il Percorso” di Poggio Torriana, con il contributo dell’Unione dei Comuni Valmarecchia.
  • 20 Giugno dalle 8,30 alle 10. L’evento si sposta al mare presso lo stabilimento Balneare n.12 di Riccione e ad usufruirne saranno in particolare i cittadini over 60 residenti nei Comuni di Gemmano, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo-Monte Colombo, Morciano di Romagna, Saludecio e San Clemente che hanno aderito al Centro Estivo Marino organizzato dall’Unione della Valconca.
  • 6 Luglio dalle 16 alle 18 presso Sala Parrocchiale della Chiesa di San Pietro in Culto, Via delle Pieve, 9 Novafeltria

 

“Il Piacere Vien Mangiando”

Per chi ha partecipato al Carrello della Salute ed è interessato, sarà invitato ad un secondo incontro sulla alimentazione dal titolo “Il piacere vien mangiando” durante il quale costruiranno il proprio menù settimanale equilibrato, partendo dai propri gusti e tenendo conto delle indicazioni dell’OMS. Gli appuntamenti in calendario:

  • 5 Luglio dalle 9 alle 10,30 Presso Biblioteca “Antonio Baldini” – Via Pascoli 3, Santarcangelo di Romagna.
  • 7 Luglio dalle 09 alle 10,30 Presso Sala ex  “LAVATOIO”  Via Concia 18, Morciano di Romagna
  • 25 Luglio dalle 16 alle 18 Presso Sala Parrocchiale della “Chiesa di San Pietro in Culto”  Via delle Pieve 9, Novafeltria

 

Successivamente a questi eventi, gli stessi partecipanti motivati a proseguire, insieme alle associazioni del territorio e delle amministrazioni locali, saranno coinvolti in progetti finalizzati alla valorizzazione dei propri territori, ad esempio per tracciare percorsi idonei ad effettuare passeggiate e camminate in sicurezza anche con l’obiettivo di creare gruppi di cammino gratuiti. Per quel che riguarda invece l’alimentazione saranno proposti corsi EduChef per volontari disposti a effettuare una ricaduta per la popolazione del proprio territorio.

Per queste ulteriori iniziative, il Servizio di Igiene Pubblica di Rimini mette a disposizione i propri esperti (Medici dello sport, laureati in scienze motorie) per formare i volontari che vorranno condurre i gruppi di cammino, organizzando corsi di Walking Leader, e le proprie dietiste per i corsi EduChef.

Per informazioni telefonare al 334 3429196 dalle 09,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 16,00 oppure scrivere una e-mail a promosalute.rn@auslromagna.it

 

Dati contenuti nel Profilo di Salute Ausl Romagna 2021 stilato dal Dipartimento di Sanità Pubblica

L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione delle patologie cronico-degenerative e aumenta il benessere psicologico. La sedentarietà contribuisce in larga misura al carico di morbilità, disabilità e mortalità nella popolazione. A livello mondiale il numero annuale di morti attribuibili alla sedentarietà eguaglia quello attribuibile al fumo di tabacco. Nel territorio della Romagna oltre la metà degli adulti 18-69enni ha uno stile di vita attivo (58%, un valore superiore a quello regionale che è pari al 55%) in quanto pratica attività fisica nel tempo libero ai livelli raccomandati agli adulti dall’OMS (55%) oppure svolge un’attività lavorativa pesante dal punto di vista fisico (15%); questa stima corrisponde a poco più di 430mila persone con 18-69 anni. Oltre il 27% di adulti, invece, si può considerare parzialmente attivo (corrispondenti a una stima di oltre 200mila persone) poiché pratica nel tempo libero attività fisica a livelli inferiori di quelli raccomandati dall’OMS oppure svolge un lavoro che comporta uno sforzo fisico moderato e circa uno su sette è completamente sedentario (14%), pari a circa 105mila persone nella fascia 18-69 anni.  Nel riminese, il 57% delle persone tra i 18 e i 69 anni pratica sufficienti livelli di attività, il 28% è parzialmente attivo e il 15% è totalmente sedentario.

La situazione nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; in particolare l’eccesso di peso, favorendo l’insorgenza o l’aggravamento di patologie preesistenti, riduce la durata della vita e ne peggiora la qualità. Si stima che una persona obesa perda in media 8-10 anni di vita; ogni 15 Kg di peso in eccesso aumentano del 30% il rischio di morte prematura. Nel territorio della Romagna poco meno della metà delle persone di 18-69 anni (42%) presenta un eccesso ponderale (30% sovrappeso e 12% obeso); questa stima corrisponde complessivamente nel territorio romagnolo poco meno di 317mila persone in eccesso ponderale, di cui circa 227mila in sovrappeso e circa 90mila obesi. L’eccesso ponderale cresce con l’età ed è più diffuso nelle persone con basso livello di istruzione o difficoltà economiche. A livello nazionale è presente un marcato gradiente Nord-Sud, il dato del nostro territorio è in linea con la media regionale e nazionale. Il Piano della Prevenzione indica tra gli obiettivi essenziali per migliorare la salute e la qualità della vita degli italiani, l’incremento nella popolazione adulta del consumo giornaliero di frutta e verdura. In Romagna solo il 12% delle persone 18-69enni mangia giornalmente frutta e verdura ai livelli raccomandati (5 o più porzioni). Meno della metà (47%) ne consuma uno o due porzioni e poco più di un terzo (38%) tre o quattro. Nel riminese, il 13% circa della popolazione di età compresa tra i 18 e i 69 anni di età mangia giornalmente frutta e verdura ai livelli raccomandati (5 o più porzioni), il 35% circa ne consuma 3 o 4 porzioni e il 50% circa ne consuma una o due porzioni.

 

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A Cervia nel fine settimana del 3 e 4 giugno 2023, durante la manifestazione “C’è Sport e Benessere” promossa dalla consulta per lo sport del comune, l’AUSL della Romagna è stata presente con un punto informativo per la promozione e la diffusione dei sani e corretti stili di vita.

Il Dipartimento di Sanità Pubblica ed il SERD hanno distribuito materiale informativo sui benefici dell’attività fisica, la corretta alimentazione, la lotta al fumo ed alle dipendenze e sulle opportunità di attività fisica per diversamente abili. Cittadini e turisti hanno avuto l’opportunità di provare un percorso predisposto dall’Unità di Strada, indossando speciali occhiali che simulano la visione durante lo strato di ebbrezza causato dall’alcol. È stata anche l’occasione per promuovere ed incentivare la vaccinazione e come sottolinea il dott.Giuseppe Attisani, referente del servizio di medicina dello sport, di correlare il problema dipendenze a quello del doping nel mondo dello sport.

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L’intesa tra FIMMG e Regione individua le modalità con le quali i medici di continuità assistenziale (ex guardie mediche) opereranno all’interno della nuova rete dei CAU, strutture territoriali per urgenze a bassa complessità

Bologna - Passo in avanti fondamentale per la riforma dell’emergenza urgenza voluta dalla Regione Emilia-Romagna, tra le prime in Italia a ripensare il sistema per renderlo più efficace, sostenibile e al tempo stesso garantire la salute dei cittadini e la qualità del lavoro degli operatori sanitari che vi lavorano.

È stata infatti firmata l’intesa tra la Regione e l’organizzazione sindacale dei medici di Medicina generale FIMMG secondo la quale le “guardie mediche”, ora Medici di Continuità Assistenziale, opereranno in equipe nei Centri di Assistenza Medica per le Urgenze su base territoriale, che la Regione sta realizzando. Agiranno per ciò che attiene la gestione dei bisogni urgenti di salute di cittadini a bassa complessità, per lo più identificabili di norma come codici bianchi e verdi. Questi ultimi oggi rappresentano circa il 70% delle prestazioni che si riversano nei Pronto Soccorso.

Alle organizzazioni sindacali in questione fanno capo sia i medici di famiglia (tecnicamente definiti “ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta”) sia le ex guardie mediche (“ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria”) ma saranno soprattutto queste ultime a ad avere una funzione decisiva nel nuovo modello che va delineandosi.

L’intesa - illustrata questa mattina in conferenza stampa in Regione - riprende e fa suoi i principi fondamentali individuati dal vigente Accordo collettivo nazionale per la medicina generale del 2022 che, alla luce dei cambiamenti demografici e tecnologici, sottolinea come sia necessaria una presa in carico globale del cittadino e una maggiore integrazione dei medici di medicina generale nelle reti territoriali dei servizi. Questa integrazione, si legge ancora nel contratto nazionale, evita l’accesso al Pronto soccorso per prestazioni non urgenti.

“Una intesa importantissima quella raggiunta con i sindacati dei medici di Medicina generale, perché il loro contributo è fondamentale per rendere ancor più efficiente e capace di rispondere alle nuove esigenze di cura e assistenza un sistema che così non è più sostenibile- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Si tratta di un passaggio fondamentale: certo ci vorrà tempo e gradualità per attuare questa riforma, ma sono fiducioso che presto arriveremo a un sistema più efficace e sostenibile, a garanzia della salute dei cittadini e della qualità del lavoro dei professionisti”.

L’accordo, “Coinvolgimento dei medici del ruolo unico di assistenza primaria nelle strutture territoriali per urgenze a bassa complessità”, parte da due premesse: il coinvolgimento dei medici del ruolo unico di assistenza primaria nell’organizzazione e nella programmazione dell’attività territoriale a livello distrettuale, aziendale e regionale è una esperienza consolidata che caratterizza l’Emilia-Romagna come Regione all’avanguardia; i medici hanno confermato la propria disponibilità a partecipare attivamente al percorso di riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, sia garantendo il supporto nella fase di programmazione che rendendosi disponibili, ove possibile, all’attivazione di strutture territoriali per urgenze a bassa complessità.

 I punti chiave dell’intesa

L’intesa individua due canali distinti: le urgenze a bassa complessità risultano fondamentalmente in capo alle ex guardie mediche e, in via subordinata e volontaria, ai medici di famiglia, lasciando in capo a 118, Pronto Soccorso e DEA (i Dipartimenti di Emergenza Urgenza e Accettazione presso gli ospedali) le emergenze di complessità media o elevata.

Rientrano nel primo caso le situazioni in cui il paziente può camminare autonomamente, manifesta dolore lieve o moderato, presenta un quadro clinico la cui diagnosi può risolversi in sede magari dopo un ecocardiogramma, un’ecografia, dei raggi dove previsti o esami biochimici di base. Può anche essere il caso di situazioni non gravi che prevedono sintomi gastroenterici, febbre non all’esordio, lombalgia, dolori articolari non traumatici, ustioni minori, stati ansiosi, vertigini, ma anche medicazioni o rimozioni di punti per turisti o studenti fuori sede temporaneamente sprovvisti di medico curante.

Dopo la visita, il paziente può essere rinviato al proprio medico curante, o viceversa essere inviato al Pronto soccorso se si riscontrano situazioni di emergenza clinica. I medici del CAU infatti saranno collegati telefonicamente con la centrale operativa del 118 e avranno a disposizione orari e numeri telefonici dei medici curanti. Sarà più facilmente indirizzato al Pronto soccorso chi denunci per esempio un dolore toracico, un forte dolore addominale, una cefalea intensa e inusuale, un disturbo neurologico acuto o difficoltà di respirazione.

I CAU

I luoghi fisici dove saranno gestite le urgenze a bassa complessità saranno appunto i CAU (vedi allegato), strutture da realizzare diffusamente sul territorio - almeno una per distretto - per garantire la copertura per tutta la popolazione regionale, con particolare attenzione alle zone non urbane o meno popolate: istituiti preferibilmente presso le Case della comunità, ma anche presso locali idonei messi a disposizione da Aziende sanitarie o Comuni, oppure ottenuti dalla riconversione di Pronto soccorso e punti di primo intervento o attivati presso gli ospedali territoriali di prossimità sprovvisti di DEA. Anche una forma aggregativa strutturata di medicina generale, organizzata e idonea, potrà essere sede di tali setting assistenziali.

I CAU saranno attivi 7 giorni su 7 con l’obiettivo di coprire le 24 ore, in rapporto al volume di attività previsto e alle esigenze del territorio.

Le strutture saranno dotate di sala di attesa, sala visita, sala di osservazione breve post visita, servizi, sistema informatico, adeguate strumentazioni tecnico-sanitarie per i principali esami diagnostici e dovranno vedere all’opera almeno un medico e un infermiere. Tale personale non potrà svolgere contemporaneamente attività assistenziale domiciliare. L’allestimento della strumentazione tecnologica sarà a carico della Regione e andrà di pari passo con le attività di formazione necessarie per i medici della struttura.

Ai medici in servizio, come riconoscimento dell’impegno richiesto, sarà assegnato un incentivo orario addizionale di 18,35 euro che si aggiungono ai 23,65 euro previsti dal contratto nazionale.

La formazione

Ampio spazio dell’intesa è infatti riservato agli obiettivi formativi per i medici coinvolti, che ovviamente coprono un quadro molto variegato che va dalla pediatria alla dermatologia, dai temi cardiovascolari a quelli respiratori, dalla neurologia all’oculistica senza trascurare i casi di lacerazioni o problemi all’apparato muscolo-scheletrico. Il tutto, ovviamente, all’interno del quadro complessivo della bassa complessità: per i casi più gravi continuerà a essere necessario lo specialista del pronto soccorso.

 

In allegato:

  • Scheda sulla riforma del sistema di Emergenza Urgenza
  • Il verbale dell'intesa
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 I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica hanno organizzato in tutta la Romagna delle giornate straordinarie di vaccinazione antitetanica per adulti, ad accesso diretto rivolta in modo particolare alle persone che stanno svolgendo attività presso gli edifici alluvionati (residenti, volontari o altro...). L'invito ad accedere è rivolto a coloro che non sono mai stati vaccinati per il tetano oppure hanno fatto l'ultima dose di richiamo da più di 10 anni.

A Forlì è prevista un'altra giornata di apertura straordinaria di vaccinazione a libero accesso per sabato 10 giugno, in via della Rocca 19 , dalle ore 9 alle ore 11

 

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