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Articoli filtrati per data: Aprile 2024

E’ entrato in funzione lunedì 29 aprile a Rimini il nuovo Centro di Assistenza e Urgenza, conosciuto anche con il suo acronimo CAU, un tassello fondamentale del percorso di potenziamento e rafforzamento della sanità territoriale, nonché dell’ottimizzazione dei servizi sanitari per la comunità avviata dall’Ausl Romagna con il territorio.
Il CAU si trova nel Padiglione Ovidio in via Ovidio, sede territoriale nelle vicinanze del Pronto Soccorso dell’ospedale Infermi, ed è attivo con accesso diretto sette giorni su sette per 12 ore, dalle ore 8 alle 20: si avvale di una equipe medico-infermieristica dedicata (con formazione specifica ed esperienza nella gestione di problemi sanitari urgenti) e di strumenti di approfondimento diagnostico laboratoristici e strumentali, come da norma regionale. 

Una struttura (gli spazi si sviluppano su un unico piano per una superficie complessiva di circa 250 mq), progettata allo scopo di estendere la rete sanitaria rispondendo in maniera efficace e tempestiva alle esigenze dei pazienti che necessitano di assistenza per problemi urgenti a bassa complessità. Il costo dell’intervento a carico dell’Azienda è pari a circa 300 mila euro, somma a cui vanno aggiunte le spese per la sistemazione delle aree esterne che proseguiranno durante l’estate sia per la costruzione di un nuovo parcheggio in aderenza all’attuale a servizio del Pronto Soccorso, sia per la costruzione e delimitazione dell’isola ecologica. 

Prosegue in questo modo la riforma dell’Emergenza urgenza e il potenziamento dell’assistenza territoriale, il cui obiettivo strategico risulta essere il rafforzamento del sistema delle Cure primarie per garantire servizi di prossimità, arricchire le risposte a livello territoriale, trattare in setting più adeguati i bisogni di salute che determinano i così detti ‘accessi impropri ai servizi di emergenza’, rendendo maggiormente appropriato l’accesso ai Pronto Soccorso. I CAU garantiscono risposte ai bisogni urgenti episodici in stretta connessione e rafforzamento della rete dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera scelta, al fine di garantire le risposte necessarie in un’ottica di continuità e integrazione delle cure. 

Si concretizza sempre di più il piano di potenziamento dell'assistenza territoriale all’interno di un iter di riorganizzazione dei luoghi e di maggiore integrazione dei percorsi di salute – sottolinea Mirco Tamagnini, direttore del Distretto di Rimini -. Ecco perché quella di oggi è una giornata assai significativa per la nostra città, che dopo l’attivazione della COT segna un’altra tappa importante nel percorso disegnato dal livello regionale e che stiamo portando avanti anche in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che ringrazio pure in questa occasione. Con l’apertura del CAU in via Ovidio, dove lavorano medici e infermieri appositamente formati per accogliere questa tipologia di pazienti, si aggiunge una componente cruciale di questo disegno all’interno di un'area già dedicata ai servizi territoriali, vicina al pronto soccorso ma esterna all'ospedale Infermi. Un pilastro di un modello sanitario di prossimità, che comprende anche le tre future Case di Comunità, gli snodi territoriali, le attività domiciliari e altre importanti iniziative, pensato per implementare la rete assistenziale e per dare un supporto alla medicina di base allo scopo di garantire alla cittadinanza un accesso alle cure adeguato e veloce grazie anche a un ampliamento dei presidi e un efficientamento dell’organizzazione assistenziale. Con un servizio aperto sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, in libero accesso, diamo una risposta concreta alle persone che hanno bisogno di assistenza. E su questo aspetto siamo costantemente monitorati dal nostro Direttore Generale, come già avviene per gli altri CAU attivi. E non è casuale neppure la scelta di attivarlo a fine aprile, nel periodo dei ‘ponti’ di primavera che tradizionalmente richiamano tante persone in riviera e soprattutto in vista di eventi caratterizzati da migliaia di presenze come ad esempio Rimini Wellness e poi l’estate, con l’afflusso di turisti. Abbiamo dato la priorità al mettere prima possibile a disposizione dei cittadini un servizio importante e mi sento rincuorato ora nel vedere che tutto è a posto e la funzionalità degli spazi, così come è stato bello vedere la collaborazione da parte di tutti in vista di questo obiettivo. Da parte mia, dunque, è doveroso un sentito ringraziamento a tutti gli operatori dei vari settori, determinanti per arrivare a questo concreto risultato, e in particolare alla dottoressa Antonella Dappozzo, Direttrice delle Cure Primarie”. 

Prima del taglio del nastro il nuovo CAU di Rimini ha ricevuto la benedizione da parte del diacono presso l’Ospedale Infermi, Roberto Conti.

Salgono così a 10 i CAU ad oggi attivi in Romagna, quattro dei quali in provincia di Rimini: Cervia e Cattolica (che hanno cominciato ufficialmente la loro attività il 18 dicembre) Santarcangelo, Cesenatico e Mercato Saraceno (operativi dal 15 gennaio), Ravenna, San Piero in Bagno e Santa Sofia (aperti il 22 gennaio) e Novafeltria (attivo dal 29 gennaio).
Lunedì sarà 6 maggio entrerà poi in funzione il CAU di Cesena, quindi il 20 maggio sarà la volta di Bellaria (con trasformazione dell’attuale Punto di Primo Intervento).
Nel secondo semestre del 2024 apriranno poi i CAU di Riccione e Morciano (l’obiettivo di Ausl Romagna è arrivare all’apertura di 21 CAU su tutto il territorio romagnolo).

Gli accessi ai CAU della Romagna ad oggi
Dal 18 dicembre al 28 aprile gli accessi ai Cau attivi in Romagna sono stati complessivamente 30.268 (in particolare 2453 nell’ultima settimana di rilevazione, dal 22 al 28 aprile): 5494 a Cattolica; 4232 a Cervia, 4404 a Cesenatico, 7368 al CMP di Ravenna, 1639 a Mercato Saraceno, 706 a Novafeltria, 517 a San Piero in Bagno, 5492 a Santarcangelo e 416 a Santa Sofia.

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Martedì 30 aprile 2024 l'ambulatorio della Continuità Assistenziale (Guardia medica) di Forlì, sito presso l'Ospedale “Morgagni-Pierantoni”, al piano terra del Padiglione Morgagni, nella sede degli ambulatori dell'Ortopedia, sarà aperto con accesso diretto unicamente dalle ore 14.30 alle ore 19.30. Nella precedente fascia oraria (8.00-14.30) si prega di contattare il numero telefonico 800118009. Ci scusiamo anticipatamente per gli eventuali disagi arrecati all'utenza .

 

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Domenica, 28 Aprile 2024 08:10

Governance e autonomia differenziata

Governance e autonomia differenziata. Per un Servizio Sanitario Nazionale equo e universalistico. E' il tema del convegno organizzato dalle associazioni "Giovanni Bissoni" e  " Salute Diritto Fondamentale" che si svolgerà Lunedì 29 aprile alle ore 15 nell'aula Magna del Policlinico di S.Orsdola a Bologna. Introduce l'iniziativa il direttore generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori

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"Relazione di cura e consenso informato. A fianco della persona malata. La Legge 219/2017" è il titolo del convegno organizzato dalla SSD Cure Palliative e Hospice di Rimini di concerto con i professionisti della Rete Locale Cure Palliative AUSL della Romagna, in programma venerdì 17 maggio, dalle ore 14, alla Sala Sole del Centro Congressi SGR di Rimini (via Chiabrera 34b).
Con l’aiuto di esperti in discipline legali, sanitarie, sociali e bioetiche verranno analizzati gli aspetti della Legge 219/2017 "Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento", che riconosce al cittadino principi etici fondamentali: il diritto di ricevere informazioni, in modo comprensibile e completo, sul proprio stato di salute, di essere accompagnato nelle scelte terapeutiche e di poter esprimere un giudizio su quanto ritiene essere sproporzionato per la propria qualità di vita.
La persona malata può quindi partecipare alla definizione del percorso di cura, accettare o rifiutare, parzialmente o anche totalmente, le terapie proposte, e in conseguenza di ciò il medico è esente da responsabilità civile o penale. Chiede al medico di adoperarsi per alleviare le sofferenze e garantire un’appropriata terapia del dolore e l’erogazione delle cure palliative e, nei casi di prognosi infausta a breve termine o di imminenza di morte, di astenersi da ogni ostinazione irragionevole di trattamento, ma anche di ricorrere alla sedazione palliativa profonda continua in associazione con la terapia del dolore in presenza di sofferenze refrattarie ai trattamenti sanitari, con il consenso del paziente.
La Legge sancisce che il tempo dedicato all’informazione e all’ascolto del paziente è tempo di cura. Il convegno porrà quindi una particolare attenzione al valore del consenso informato e della relazione del paziente con l’equipe curante.

Dopo i saluti istituzionali, in particolare dell’assessore alle Politiche per la Sanità del Comune di Rimini, ad aprire i lavori sarà Mirco Tamagnini, Direttore dei Distretti di Rimini e Riccione, mentre nella prima delle tre sessioni è previsto l’intervento su invito del Vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi, sul tema “La dimensione comunitaria del "prendersi cura" delle persone più fragili”.

L’evento, accreditato come corso ECM con riconoscimento dei crediti (iscrizione su portale WHR codice 43214, per accesso esterno: https://portale-ext-gru.progetto-sole.it/ ), si rivolge in particolar modo agli operatori sanitari che operano e collaborano nella Rete Locale dell’AUSL della Romagna (cure palliative di base e specialistiche) con l’obiettivo di supportarli nell’applicazione della Legge 219/2017.
La partecipazione è aperta a medici, infermieri, OSS, psicologi, assistenti sociali e fisioterapisti dell’AUSL della Romagna e dell’Istituto Romagnolo per lo Studi dei Tumori “Dino Amadori”- IRST-IRCCS di Meldola, ed è aperta - su invito – anche ai rappresentanti delle associazioni e onlus locali.
Informazioni: curepalliative.rimini@auslromagna.it ; cristina.pittureri@auslromagna.it

In allegato il programma dettagliato.

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Martedì 14 maggio, dalle 14.00 alle 18.00, il Teatro Dante Alighieri di Ravenna ospiterà il Convegno “Felicità e benessere lungo le tappe della vita”.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Ravenna e le Associazioni del terzo settore (A.L.I.Ce. Ravenna ODV – Lotta all’Ictus Cerebrale, Associazione Alzheimer Ravenna, Associazione Ravenna Parkinson e Cooperativa Sociale San Vitale).

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali che faranno da preambolo alla Lectio Magistralis del filosofo Umberto Galimberti sul tema “La medicina nell’età della tecnica”.

Seguiranno quindi momenti di riflessione e approfondimento culturale sulle strategie e gli interventi che i professionisti e gli operatori dei servizi sanitari, scolastici, educativi e del Terzo Settore possono attivare al fine di migliorare la condizione di benessere e di felicità di ognuno di noi.

Per facilitare l’accesso all’iniziativa, è necessario effettuare l’iscrizione gratuita con le seguenti modalità:

- Professionisti dell'AUSL della Romagna e dipendenti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Emilia-Romagna: l'iscrizione è da effettuarsi online attraverso il "Portale del Dipendente WHR-TIME" Codice corso 44018.1

- Studenti: l'iscrizione è da effettuarsi online https://portale-ext-gru.progetto-sole.it/ Codice corso 44018.1

- Iscrizione Soci delle Associazioni e cittadini: l'iscrizione è da effettuarsi contattando il numero di telefono 0544 286276 o inviando una e-mail all'indirizzo: distretto.ra@auslromagna.it . Inoltre: si chiede cortesemente a coloro che accedono al convegno con l'ausilio della carrozzina, di segnalarlo al momento dell'iscrizione.

In occasione dell’evento, saranno allestiti punti informativi finalizzati alla diffusione delle iniziative delle Associazioni che hanno contribuito alla realizzazione del convegno.

Si ringraziano  inoltre per il  contribuito alla promozione dell’iniziativa l’artista Liliana Santandrea e Vivai Landi per l’allestimento floreale

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Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di ringraziamento per la donazione al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale di Rimini di giocattoli e copie del libro per bambini dal titolo “Storia di uno struzzo umanizzato”. 
Il libro donato è illustrato dall’artista autodidatta Giorgio Buda con i testi di Linda Patricia Bazzocchi e Barbara Salotti, con la collaborazione di Alessandro Severi per il progetto grafico e Idea Coop.

I giochi e i libri donati verranno regalati ai bimbi durante la degenza all’ospedale Infermi, un piccolo gesto che li farà sentire un po' meglio.
La donazione è stata possibile grazie alla raccolta di offerte durante una mostra di disegni di Giorgio Buda, che narrano appunto la storia di un simpatico struzzo maldestro di nome Floppy, allestita nel periodo natalizio negli spazi del centro culturale Fellini di Gambettola, città in cui vive il pittore nato a Savignano.

Alla cerimonia di consegna e ringraziamento sono intervenuti l’artista Giorgio Buda, le scrittrici Linda Patricia Bazzocchi e Barbara Salotti, Loris Derni e Paolo Capodicasa per Idea Coop e la dottoressa Roberta Pericoli, Direttrice dell’Oncoematologia Pediatrica.
“Anche a nome dell’Azienda sanitaria della Romagna ringrazio i promotori del progetto – ha sottolineato Roberta Pericoli – e tutte le persone che hanno scelto di donare, contribuendo a regalare emozioni ai bambini che accedono alle strutture sanitarie”.

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Si è svolta ieri, martedì 23 aprile, la cerimonia di ringraziamento per la donazione di un apparecchio per la prevenzione dell’alopecia Paxman Scalp Cooler a favore della Struttura Semplice di Oncologia dell’Ospedale “degli Infermi” di Faenza, resa possibile grazie alla donazione dell’Associazione Fiori d’Acciaio e al contributo della BCC Ravennate Forlivese e Imolese, della Bucci Industries, del notaio Paolo Castellari e del Gruppo “Moreno” di Faenza.

Alla cerimonia erano presenti il Direttore dell’Ospedale di Faenza, Davide Tellarini, il Direttore dell’Oncologia dell’ambito di Ravenna, Stefano Tamberi, il Responsabile dell’Oncologia di Faenza, Jody Corbelli, la Presidente dell’Associazione Fiori d’Acciaio, Patrizia Ruggeri, il Capo Area Territoriale della BCC Ravennate Forlivese e Imolese, Enrico Ricci, e il Sindaco di Faenza.

Il dott. Tellarini ha voluto subito ringraziare, ancora una volta, l’Associazione Fiori d’Acciaio e la Banca di Credito Cooperativo “per la collaborazione che va avanti ormai da tantissimo tempo e per l’impegno che mettono in tutto quello che fanno per il territorio faentino, che per l’Ospedale di Faenza è un valore aggiunto importantissimo”.

“Questo è il secondo apparecchio Paxman che viene donato all’Oncologia di Faenza – spiega il dott. Tamberi – il che dimostra una grande sensibilità da parte della cittadinanza e dei donatori nei confronti di tutte quelle donne che, a fronte delle cure invasive, devono affrontare un evento traumatico come la perdita dei capelli”.

“L’apparecchio è finalizzato a ridurre il rischio di incorrere nell’alopecia indotta dalla chemioterapia – aggiunge il dott. Corbelli – e tale effetto avverso è molto comune nei trattamenti volti a combattere il tumore al seno, pertanto è particolarmente sentito dalle donne, le quali rischiano di dover affrontare un ulteriore trauma nella lotta contro la patologia oncologica”.

“Dal 2017 Fiori d’Acciaio – interviene Patrizia Ruggeri – supporta l’Ospedale di Faenza grazie anche alla collaborazione dei tanti sostenitori del territorio. Questa donazione è stata fortemente voluta dalla nostra Associazione, perché si tratta di uno strumento che, agendo sulla componente estetica delle donne, impatta fortissimo anche su quella che è la componente psicologica delle stesse durante le terapie”.

“La mission della nostra banca è quella di mettere al centro la persona, per questo siamo orgogliosi di essere al fianco dell’Associazione Fiori d’Acciaio – spiega il dott. Ricci – e, a tal proposito, un ringraziamento va anche a tutti i nostri soci e ai nostri clienti che ci permettono di poter aderire a queste iniziative di volontariato a sostegno della sanità faentina”.

“Paxman” è uno strumento dotato di un meccanismo che pompa una sostanza refrigerante attraverso una calotta isolante, indossata dal paziente durante il trattamento chemioterapico. In questo modo, il cuoio capelluto viene raffreddato e attraverso il principio di vasocostrizione, il farmaco arriva in quantità estremamente ridotta al follicolo pilifero. Non perdere i capelli può portare ad un incremento dell’autostima e dell’atteggiamento positivo, riconosciuto come benefico nella lotta contro il tumore. Tale apparecchio si aggiunge a quello già in dotazione al reparto oncologico consentendo ad un più ampio numero di pazienti di poter accedere al trattamento.

Solitamente non sono le pubbliche amministrazioni ad acquistarlo, essendo l’alopecia un effetto collaterale considerato meno impattante rispetto ad altri, ma sono le associazioni che a loro volta effettuano la donazione. L’Associazione Fiori d’Acciaio, in questo caso, non solo ha acquistato l’apparecchio ma ha messo a disposizione una gamma completa di caschi per il suo utilizzo.

Un sentito ringraziamento da parte della Direzione Medica di Faenza e da parte di tutta l’equipe di medici e professionisti sanitari che operano nel reparto di Oncologia per questa donazione.

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Il fumo di sigaretta, la sedentarietà, le abitudini alimentari scorrette e il consumo di alcol in eccesso sono fattori che influiscono sul rischio di sviluppare malattie croniche e di avere un decorso di malattia gravato da complicanze e diversi studi hanno evidenziato come agire su questi fattori sia fondamentale per incidere in maniera positiva sulla riduzione dell’insorgenza delle malattie croniche.

Promuovere l’adozione di sani stili di vita è sempre di più parte degli obiettivi del Servizio sanitario e l’offerta strutturata di opportunità per la promozione del cambiamento di stili di vita a rischio parte dei servizi offerti dalle Aziende sanitarie.

Dai dati del Sistema di Sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) sulle abitudini e gli stili di vita delle persone tra i 18 e i 69 anni, emerge che in Romagna 1 persona su 2 non fa sufficiente attività fisica, 1 persona su 4 fuma e più di 1 persona su 3 è in eccesso ponderale.

 

Per supportare le persone nel cambiamento di comportamenti pericolosi per la salute e promuovere la diffusione di stili di vita salutari in Ausl Romagna il Dipartimento di Sanità Pubblica, in collaborazione con il Dipartimento Cure Primarie, i Distretti e alcuni servizi specialistici, garantisce un’offerta diffusa di opportunità nelle Case della Comunità del territorio romagnolo. Gli elementi che accomunano tutte le proposte messe in campo sono: la presenza di professionisti qualificati dell’Ausl Romagna, la proposta di percorsi di gruppo con una forte connotazione esperienziale, la capillarità dell’offerta nelle Case della Comunità e la gratuità della prestazione.

Già dal 2023 il Dipartimento di Sanità Pubblica ha attivato iniziative in tutti gli ambiti provinciali, prevedendo interventi rivolti a tutta la popolazione, a persone inserite in percorsi di presa in carico per patologia cronica e a gruppi di popolazione portatori di bisogni speciali. A queste attività si affiancano iniziative di formazione di cittadini competenti capaci di portare messaggi e opportunità di salute nei propri contesti di vita.

 

EDUCAZIONE PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

Per conoscere i principi di una sana alimentazione (carrello della salute, occhio all’etichetta) e per adottare uno stile di vita attivo (un passo alla volta) già dal 2023 sono stati realizzati 60 incontri nelle Case della Comunità che hanno raggiunto circa 1500 persone. Questi incontri continuano nel 2024 soprattutto per le persone con alcune patologie croniche o condizioni di rischio, per le quali è attiva un’offerta dedicata a cui è possibile accedere attraverso l’invio del proprio curante o degli operatori sanitari di riferimento. In particolare sono attivi in ogni ambito territoriale percorsi di gruppo per persone con obesità e per persone con diabete nell’ambito dei PPDTA aziendali (Percorsi preventivo diagnostico terapeutici assistenziali).

 La collaborazione di cittadini competenti è molto importante per promuovere una cultura diffusa della salute. Anche per l’alimentazione è possibile cimentarsi e diventare EduChef, ovvero divulgatori di ricette salutari nei propri contesti sociali e di vita. Nel 2024 partiranno corsi di formazione per Educhef in ogni ambito provinciale. Gli aspiranti formatori potranno partecipare a laboratori di cucina in cui metteranno le mani in pasta per apprendere ricette e consigli pratici per garantire gusto e salute in ogni piatto.

I laboratori di cucina sono un altro prezioso percorso a supporto del cambiamento, capace di unire la teoria e la pratica in un contesto di gruppo.

Nel 2024 verranno offerti almeno 30 laboratori di cucina, incontri in cui uno Chef e un Dietista accompagnano i partecipanti a scoprire e sperimentare ricette salutari e gustose da inserire nei propri menù

 

DISASSUEFAZIONE DA FUMO

L’offerta di corsi per smettere di fumare è un’attività consolidata del nostro territorio. Il servizio di Igiene e sanità pubblica per la Provincia di Ravenna e i SerD per la provincia di Forlì-Cesena e Rimini, in collaborazione con i Dipartimenti cure primarie concorrono a garantire la promozione della presa in carico del fumatore che desidera smettere. L’elenco dei centri antifumo e i loro riferimenti sono disponibili sul sito www.mappadellasalute.it, risorsa della Regione Emilia-Romagna in cui è possibile trovare le opportunità che il territorio offre per adottare uno stile di vita salutare.

ATTIVITA’ FISICA E CONTRASTO ALLA SEDENTARIETA’

Tra le risorse presenti sulla Mappa della Salute vi sono anche i 61 gruppi di cammino, attivi in Romagna, aggregazioni informali di cittadini che si incontrano per camminare insieme. Questa opportunità per mantenersi attivi e socializzare è una risorsa preziosa ed economica per le persone che vogliono mantenersi attivi e in salute.

Per garantire un’offerta capillare e diversificata, il Dipartimento di Sanità Pubblica offre corsi per la formazione di walking leader, conduttori di gruppi di cammino.

Nel 2023 sono già stati formati 187 aspiranti walking leader in Romagna e il 2024 si è aperto con una ottima risposta a questa proposta. I walking leader formati saranno seguiti dagli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica per l’avvio dei gruppi e con formazioni di secondo livello.

Per rimanere aggiornati sulle iniziative in programma e avere informazioni sui percorsi dedicati al diabete e all’obesità, conoscere la Casa della comunità più vicina in cui sono attivi, è possibile consultare il sito auslromagna.it o contattare gli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica ai seguenti riferimenti

Cesena promosalute.ce@auslromagna.it tel. 3381046285

Forlì promosalute.fo@auslromagna.it tel.3311371209

Ravenna promosalute.ra@auslromagna.it  tel.3346705941

Rimini   promosalute.rn@auslromagna.it  tel. 3343429196

 

Consulta tutte le iniziative di promozione alla salute in programma

 

 

 

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La steatosi epatica metabolica rappresenta una causa emergente di cirrosi, scompenso epatico, epatocarcinoma, trapianto di fegato. È spesso associata ad obesità, diabete, ipertensione, colesterolo elevato, nonché ad un aumentato rischio di complicanze cardiovascolari.
Grazie alla donazione dell’AFMF (l’Associazione forlivese per le malattie del fegato Odv), l’Unità operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Forlì , diretta dal prof. Paolo Muratori, si arricchisce di una nuova apparecchiatura: un ecografo di ultima generazione del valore di trentamila euro, dedicato alla diagnostica dei più gravi pazienti affetti da malattie del fegato.
Alla cerimonia di donazione erano presenti il dr.Giorgio Martelli, direttore del Presidio Ospedaliero di Forlì, il prof. Marcello Galvani, direttore del Dipartimento di Emergenza, Internistico e Cardiologico dell'Ausl Romagna ambito di Forlì e Cesena. Per l’AFMF, oltre al presidente, dottor Salvatore Ricca Rosellini, era presente la vicepresidente, Patrizia Cenci, e il consigliere, Nereo Baruzzi.
“Innanzitutto - afferma il prof. Paolo Muratori , direttore della Medicina Interna di Forlì e Santa Sofia - mi preme ringraziare l’associazione forlivese delle malattie di fegato (AFMF) nella persona del suo rappresentante, collega ed amico, dr Salvatore Ricca Rosellini, figura di spicco della sanità forlivese e specificatamente della epatologia forlivese. L’ecografia rappresenta la tecnica principale attraverso cui valutare il fegato, di effettuare una diagnosi di epatopatia cronica, di seguire l’evoluzione della stessa grazie alla sua riproducibilità in assenza di invasività. Come Medicina Interna siamo particolarmente orgogliosi della donazione dell’ecografo che la AFMF ha deciso di dedicarci, prima di tutto perchè lo riteniamo un attestato di stima e di fiducia nel nostro lavoro, poi perché ci permette di migliorare ed implementare l’attività ecografica sui pazienti epatopatici che afferiscono al nostro ambulatorio di Epatologia di Forlì. “

“Il prezioso strumento – aggiunge il dottor Ricca Rosellini - è stato acquistato dall’AFMF, grazie alla generosità dei suoi soci e dei sostenitori e, soprattutto, grazie al lascito di Francesco Negrini, che fu socio fondatore dell’associazione nel lontano 1996. L’associazione, infatti, nacque nell’ambito della Medicina Interna di allora, nel vecchio Ospedale “G.B. Morgagni” di piazzale Solieri. Questo dono vuole ricordare quell’epoca pionieristica, avvicinandosi il trentennale dell’AFMF. Il nuovo ecografo è stato dedicato dall’associazione alla memoria del compianto Negrini, con una targa commemorativa affissa nell’ambulatorio dove lo strumento sarà utilizzato dai medici del Reparto di Medicina Interna.”

Le attività dell’ Associazione forlivese per le malattie del fegato Odv
«L’AFMF - afferma Ricca Rosellini - anche l’anno scorso ha proseguito i progetti a sostegno della lotta alle epatiti virali nei campi dei rifugiati sahrawi, nel deserto algerino di Tindouf, inviando ulteriori aiuti economici».
Nel 2023 l’Associazione ha donato all’Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì un ecografo palmare wireless completo di tablet e ha destinato, all’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Forlì “il software necessario per valutare l’elasticità della struttura del fegato, evitando la biopsia epatica”
«La nostra AFMF - conclude il presidente Ricca Rosellini - protagonista di numerose iniziative di prevenzione, già promotrice negli anni duemila dell’assistenza domiciliare epatologica e dell’assistenza psicologica per questi pazienti, ha bisogno dell’aiuto e della generosità di tutti per proseguire nel suo impegno solidaristico.”

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