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Donato un nuovo apparecchio “paxman” per la prevenzione dell’alopecia all’Oncologia di Faenza

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Donato un nuovo apparecchio “paxman” per la prevenzione dell’alopecia all’Oncologia di Faenza Donato un nuovo apparecchio “paxman” per la prevenzione dell’alopecia all’Oncologia di Faenza

Si è svolta ieri, martedì 23 aprile, la cerimonia di ringraziamento per la donazione di un apparecchio per la prevenzione dell’alopecia Paxman Scalp Cooler a favore della Struttura Semplice di Oncologia dell’Ospedale “degli Infermi” di Faenza, resa possibile grazie alla donazione dell’Associazione Fiori d’Acciaio e al contributo della BCC Ravennate Forlivese e Imolese, della Bucci Industries, del notaio Paolo Castellari e del Gruppo “Moreno” di Faenza.

Alla cerimonia erano presenti il Direttore dell’Ospedale di Faenza, Davide Tellarini, il Direttore dell’Oncologia dell’ambito di Ravenna, Stefano Tamberi, il Responsabile dell’Oncologia di Faenza, Jody Corbelli, la Presidente dell’Associazione Fiori d’Acciaio, Patrizia Ruggeri, il Capo Area Territoriale della BCC Ravennate Forlivese e Imolese, Enrico Ricci, e il Sindaco di Faenza.

Il dott. Tellarini ha voluto subito ringraziare, ancora una volta, l’Associazione Fiori d’Acciaio e la Banca di Credito Cooperativo “per la collaborazione che va avanti ormai da tantissimo tempo e per l’impegno che mettono in tutto quello che fanno per il territorio faentino, che per l’Ospedale di Faenza è un valore aggiunto importantissimo”.

“Questo è il secondo apparecchio Paxman che viene donato all’Oncologia di Faenza – spiega il dott. Tamberi – il che dimostra una grande sensibilità da parte della cittadinanza e dei donatori nei confronti di tutte quelle donne che, a fronte delle cure invasive, devono affrontare un evento traumatico come la perdita dei capelli”.

“L’apparecchio è finalizzato a ridurre il rischio di incorrere nell’alopecia indotta dalla chemioterapia – aggiunge il dott. Corbelli – e tale effetto avverso è molto comune nei trattamenti volti a combattere il tumore al seno, pertanto è particolarmente sentito dalle donne, le quali rischiano di dover affrontare un ulteriore trauma nella lotta contro la patologia oncologica”.

“Dal 2017 Fiori d’Acciaio – interviene Patrizia Ruggeri – supporta l’Ospedale di Faenza grazie anche alla collaborazione dei tanti sostenitori del territorio. Questa donazione è stata fortemente voluta dalla nostra Associazione, perché si tratta di uno strumento che, agendo sulla componente estetica delle donne, impatta fortissimo anche su quella che è la componente psicologica delle stesse durante le terapie”.

“La mission della nostra banca è quella di mettere al centro la persona, per questo siamo orgogliosi di essere al fianco dell’Associazione Fiori d’Acciaio – spiega il dott. Ricci – e, a tal proposito, un ringraziamento va anche a tutti i nostri soci e ai nostri clienti che ci permettono di poter aderire a queste iniziative di volontariato a sostegno della sanità faentina”.

“Paxman” è uno strumento dotato di un meccanismo che pompa una sostanza refrigerante attraverso una calotta isolante, indossata dal paziente durante il trattamento chemioterapico. In questo modo, il cuoio capelluto viene raffreddato e attraverso il principio di vasocostrizione, il farmaco arriva in quantità estremamente ridotta al follicolo pilifero. Non perdere i capelli può portare ad un incremento dell’autostima e dell’atteggiamento positivo, riconosciuto come benefico nella lotta contro il tumore. Tale apparecchio si aggiunge a quello già in dotazione al reparto oncologico consentendo ad un più ampio numero di pazienti di poter accedere al trattamento.

Solitamente non sono le pubbliche amministrazioni ad acquistarlo, essendo l’alopecia un effetto collaterale considerato meno impattante rispetto ad altri, ma sono le associazioni che a loro volta effettuano la donazione. L’Associazione Fiori d’Acciaio, in questo caso, non solo ha acquistato l’apparecchio ma ha messo a disposizione una gamma completa di caschi per il suo utilizzo.

Un sentito ringraziamento da parte della Direzione Medica di Faenza e da parte di tutta l’equipe di medici e professionisti sanitari che operano nel reparto di Oncologia per questa donazione.

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