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Articoli filtrati per data: Aprile 2024

 

Tre incontri di promozione del benessere e sani stili di vita rivolti a quanti si prendono cura di persone anziane o fragili. Sabato 6 aprile a San Piero in Bagno parte il ciclo di incontri sulla promozione della salute ‘Sostieni chi sostiene’ promosso dall’unità operativa Igiene e Sanità pubblica Forlì-Cesena con il supporto del servizio di Psicologia della Salute e di Comunità, degli infermieri di comunità della Casa di Comunità Valle Savio e degli assistenti sociali dell’Unione Valle Savio, e il patrocinio del Comune di Bagno di Romagna.

 

Sabato 6 aprile si parlerà di sana alimentazione insieme alla Dietista e a personale sanitario; sabato 13 aprile insieme alla Psicologa si parlerà dell’importanza del benessere psicologico per poter portare avanti al meglio le attività di assistenza, mentre sabato 20 aprile sarà possibile sperimentare alcuni esempi di attività fisica adatta a tutte le età insieme ad un laureato in Scienze Motorie (si consiglia un abbigliamento comodo e consono all’attività fisica).

Nel corso degli incontri saranno illustrati i benefici che derivano dall’adozione di uno stile di vita sano e attivo, con un approfondimento sul ruolo del benessere psicologico, dell’alimentazione e dell’attività fisica nel complesso ruolo del “prendersi cura”.

 

Gli incontri si terranno nella Sala Auser, in Via della Solidarietà 1 a San Piero in Bagno, dalle 9:30 alle 11:30 e saranno condotti da professionisti esperti in promozione della salute e cambiamento del Dipartimento di Sanità Pubblica in collaborazione con la SSI di Psicologia della Salute e di Comunità.

Per Informazioni e iscrizioni scrivere a promosalute.ce@auslromagna.it oppure telefonare al 338 1046285.

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Dopo il viaggio in Cina della delegazione di primari forlivesi (composta dal prof. GIORGIO ERCOLANI, Direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì e professore ordinario di Chirurgia all’Università di Bologna, il dottor FABIO TARANTINO, Direttore dell’ Unità Operativa di Emodinamica di Forlì e Cesena, la dottoressa ROBERTA GUNELLI, Direttrice dell’ Unità Operativa di Urologia di Forlì e il dottor CARLO FABBRI, Direttore della Unità Operativa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì e Cesena) e l'arrivo di quattro medici cinesi all'ospedale di Forlì, prosegue la collaborazione tra Ospedale di Forlì e Lishui Central Hospital - Wenzhou Medical University (Cina).
Sono infatti arrivati, in questi giorni, in Italia, altri cinque dottori del Lishui Central Hospital che si fermeranno, per circa tre mesi, all’ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì per un’esperienza professionale e culturale. Si tratta del Dott.Pengpeng Liu, che farà esperienza presso la Chirurgia Senologica di Forlì con la dottoressa Annalisa Curcio, della dott.ssa Qiaoying Rao, che andrà presso l’IRST IRCCS di Meldola, seguita dal Dott. Luca Ballanti, il dottor Kailai Zhu, presso l'Anestesia e Rianimazione di Forlì, con il dottor Stefano Maitan, il dottor Shiyong Ye presso l'Emodinamica di Forlì-Cesena con il dott. Fabio Tarantino e il dottor Hongtao Xu, vice-direttore del Lishui Central Hospital, che andrà presso la Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate di Forlì, diretta dal prof. Giorgio Ercolani.

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Nell’ambito delle iniziative di promozione della salute nelle scuole, l’AUSL della Romagna, in collaborazione con l'Università di Bologna, ha coinvolto circa 400 docenti delle scuole primarie e secondarie della Romagna in un'ampia formazione sulle "Pause Attive", brevi sessioni di movimento di 5-10 minuti (riscaldamento-attivazione-rilassamento) integrate nel programma didattico che stanno guadagnando terreno come strumento fondamentale per promuovere l'attività fisica e migliorare l'apprendimento.

Proposte dal Ministero della Salute come parte delle linee guida sull'attività fisica, le Pause Attive coinvolgono insegnanti di tutte le materie e studenti in esercizi fisici divertenti durante l'orario scolastico. Queste brevi pause di movimento hanno effetti benefici non solo contro la sedentarietà, ma anche sul comportamento in classe e sulle funzioni cognitive e sociali. Memoria potenziata, attenzione prolungata (fino a un'ora) e benefici a lungo termine sulle funzioni esecutive sono solo alcuni dei vantaggi emersi da studi scientifici.

Gli insegnanti, che hanno preso parte a una formazione teorica e pratica specifica, proporranno le Pause Attive in classe in 40 scuole primarie e secondarie nel corso dell’anno scolastico con il supporto degli esperti dell'Università di Bologna e dell'Azienda USL della Romagna.

Le Pause Attive rientrano tra le "Buone pratiche educative" promosse dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della rete di "Scuole che Promuovono Salute", un'iniziativa del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 mirata a implementare un approccio globale alla promozione della salute e del benessere nelle scuole. La rete di "Scuole che Promuovono Salute" in Romagna è nata nel 2022 e sta crescendo sempre di più. Nell’anno scolastico 2022-2023 hanno aderito alla rete 38 istituti scolastici della Romagna e nell’anno scolastico 2023-2024 si è registrato un incremento significativo delle scuole aderenti con 54 istituti scolastici in rete.

Le scuole aderenti si impegnano a integrare la salute in tutte le attività quotidiane, focalizzandosi su quattro ambiti strategici: sviluppo delle competenze individuali, qualificazione dell'ambiente sociale, miglioramento dell'ambiente strutturale e organizzativo, e rafforzamento della collaborazione comunitaria.

La partecipazione alla rete implica l'orientamento del Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) verso la promozione della salute e del benessere, passando da interventi settoriali ad azioni integrate con l'obiettivo di consolidare una cultura di lavoro in rete e coinvolgendo docenti, studenti, personale ATA e famiglie.

L’introduzione delle Pause Attive è un ottimo esempio di azione integrata di promozione della salute che, coinvolgendo anche il personale docente, può rendere la scuola un ambiente di lavoro positivo e stimolante.

La sperimentazione delle scuole della Romagna è la più ampia al momento in Italia, sia di numero di scuole che di insegnanti aderenti al percorso, e l’auspicio è che possa crescere ancora di più in futuro.

Per maggiori informazioni, visita https://www.auslromagna.it/servizi/scuola

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Alla luce di una crescente evidenza di circolazione diffusa del virus del morbillo sul territorio nazionale e all’interno dell’Unione Europea, considerando che nella provincia di Rimini sono particolarmente numerosi gli adulti tra i 30 e i 50 anni potenzialmente suscettibili perché non raggiunti dalle campagne vaccinali né dall’infezione naturale, l’Azienda USL della Romagna ha deciso di ampliare e potenziare la campagna di vaccinazione che era prevista a partire dal 15 aprile.
Il morbillo è infatti una patologia infettiva molto contagiosa trasmessa per via aerea. Può ammalarsi e diffondere a sua volta il virus chi non ha mai acquisito l’infezione naturale e chi non ha ricevuto almeno 2 dosi di vaccino.

Chi desidera verificare la propria situazione vaccinale può contattare telefonicamente il numero 0541 707213 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 12, martedì e giovedì dalle 14 alle 16) oppure inviare una mail all’indirizzo vaccinazioni.rn@auslromagna.it .
Il vaccino, sicuro ed efficace, rappresenta il principale strumento che abbiamo a disposizione per contrastare questa malattia potenzialmente pericolosa. La vaccinazione è fortemente raccomandata per chi non ricorda di aver contratto la malattia e per chi non ha ricevuto almeno due dosi di vaccino.

È sempre possibile vaccinarsi negli ambulatori dell’Igiene Pubblica di Rimini, ma per garantire la possibilità di immunizzarsi a tutti coloro che intendano farlo in questa particolare fase l’Azienda USL della Romagna ha previsto sedute dedicate:
Ad accesso libero senza appuntamento:
Sede vaccinale di Rimini (via Coriano 38): lunedì 8 aprile ore 13:30-17:30
Sede vaccinale di Riccione (viale Formia 14): sabato 6 aprile ore 9:00-12:30

Su appuntamento tramite CUPTEL:
Sede vaccinale di Riccione (viale Formia 14): venerdì 5 aprile ore 8:30-12:30
Sede vaccinale di Rimini (via Coriano 38): lunedì 8 aprile ore 13:30-16:30
Casa di Comunità di Morciano: mercoledì 10 aprile ore 8:30.12:30
Casa di Comunità di Novafeltria: giovedì 11 aprile ore 9:00-12:30
Casa di Comunità di Bellaria-Igea Marina: mercoledì 17 aprile ore 8:30-12:30

Si ricorda che vaccinarsi è importante per proteggere sé stessi e per impedire che il virus circoli e raggiunga chi non può proteggersi.

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Sono 6.558 i bambini e gli adolescenti fino ai 18 anni di età affetti da disturbi dello spettro autistico assistiti, nel 2023, dal servizio di Neuropsichiatria infantile e adolescenza (NPIA) in Emilia-Romagna, e altri 1.194 adulti sono stati assistiti, nello stesso periodo, dai Centri di Salute mentale

Per garantire loro le cure necessarie - risorse professionali e percorsi diagnostici - lo scorso anno sono stati assegnati dalla Regione al Pria (Piano regionale integrato per l’assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico) 4 milioni e 230mila euro, a cui vanno aggiunte le risorse impiegate dalle Aziende Usl per il trattamento ambulatoriale delle persone con diagnosi di autismo. 

In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, anche le torri della Regione si colorano di blu: un abbraccio simbolico rivolto a tutte le persone con autismo e ai loro familiari, utile anche per mantenere viva l’attenzione su un problema per il quale si cercano costantemente strumenti adatti a garantire una diagnosi precoce, una tempestiva presa in carico e un efficace percorso di inclusione che duri tutta la vita. 

Associata al colore blu dal 2007, anno della sua istituzione per volere delle Nazione Unite, la Giornata ha l'obiettivo di incentivare le organizzazioni che si occupano di autismo a collaborare su ricerca, diagnosi, trattamento e integrazione sociale delle persone con questi disturbi. 

“La presa in carico di persone con disturbo dello spettro autistico, qualunque sia l’età, deve coinvolgere tutti i contesti di vita, familiare, scolastico, lavorativo- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- e tutto l’arco dell’esistenza. Per questo da anni la Regione è impegnata a costruire una rete integrata di professionalità sanitarie e sociosanitarie, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di queste persone e sostenere le famiglie”.

 

L’impegno della Regione 

Le prime linee guida regionali sul tema risalgono al 2004; a partire dal 2008 si è definito e consolidato il Programma Regionale Integrato per l’assistenza alle persone con Disturbi dello Spettro Autistico (PRIA), che prevede investimenti sia in termini di risorse professionali che materiali per qualificare i percorsi diagnostici e di presa in carico delle persone con disturbo dello spettro autistico, per tutte le fasce d’età. Il Piano attuativo Salute mentale 2023 della Regione Emilia-Romagna ha assegnato al PRIA 4 milioni e 230mila euro.

La più recente programmazione PRIA è quinquennale ed è stata messa a punto nel 2023: prevede il monitoraggio dei disturbi del neurosviluppo e la segnalazione dei casi sospetti di autismo da parte dei pediatri; vengono indicati interventi coordinati, personalizzati e scelti in maniera mirata, che prevedono attività abilitative e la supervisione dei percorsi scolastici, di cui si fa carico il servizio sanitario regionale. 

Per sostenere un intervento precoce e condiviso è necessario il coinvolgimento di diversi soggetti nel percorso di integrazione e trattamento: famiglia, operatori educativi, scolastici e sanitari. Con questa logica è stato avviato un progetto di formazione che coinvolge l’Ufficio Scolastico Regionale.

La Regione è inoltre impegnata a integrare gli interventi sanitari con quelli sociosanitari anche nel passaggio dall’età evolutiva all’età adulta, per garantire la presa in carico per tutto l’arco di vita; l’obiettivo è quello di realizzare progetti di vita individualizzati, garantendo l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale e lavorativa. 

In allegato: i dati sul numero di persone affette da autismo in Emilia-Romagna e sulle prestazioni erogate

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La città di Forlì, nel 2004, organizzò tre giorni di festa per salutare il nuovo ospedale “Morgagni – Pierantoni”.

Un evento che coinvolse tutta la cittadinanza ed ebbe il suo culmine nella cerimonia del taglio del nastro, che si svolse sabato 17 gennaio 2004, in presenza di Girolamo Sirchia, ex Ministro della Salute, Vasco Errani, ex Presidente della Regione Emilia Romagna, Giovanni Bissoni, ex Assessore alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Massimo Pieratelli, ex Direttore Generale Ausl di Forlì e Franco Rusticali, allora Sindaco di Forlì. Venne allestita una mostra a Palazzo Albertini, dal titolo “I beni della salute. Il patrimonio dell’Azienda Sanitaria di Forlì” ed organizzati spettacoli, concerti ed una festa “solidale” in Piazza Saffi, dal titolo “Tutti per uno, uno per tutti” , che coinvolse tutte le associazioni, cooperative sociali, organizzazioni non profit, artisti forlivesi e commercianti. I partecipanti alla festa poterono anche assistere, in diretta, alla cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’Ospedale, grazie ad un maxi- schermo, installato in un’area della piazza.
“La filosofia dell’ospedale di Forlì è quella dell’ “high care” – affermò il dottor Massimo Pieratelli - dove ciascun paziente è indirizzato verso un percorso unico con riferimenti sanitari certi. Il modello che si vuole realizzare all’interno del nuovo presidio ospedaliero di Forlì punterà ad offrire ai pazienti un’alta intensità assistenziale e tecnologica, posti letto dedicati e percorsi assistenziali definiti. L’organizzazione consentirà un elevato utilizzo di spazi e strutture, ottimizzando flussi e percorsi grazie alla contiguità dei servizi inseriti nei processi di cura. Tutto per offrire ai pazienti risposte appropriate alle singole esigenze di cura".

Per festeggiare l'anniversario, la Direzione generale dell' AUSL Romagna ha organizzato alcune iniziative, aperte alla cittadinanza.

4 aprile 2024 Naima Morgagni

 

 5 APRILE 2024 Morgagni Comune

In allegato i programmi dei due eventi: una festa al Naima di Forlì (4 aprile) ed un evento (5 aprile) nel Salone Comunale di Forlì.

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La donazione del macchinario, del valore di 30.000 euro, è il risultato della collaborazione tra Istituto Oncologico Romagnolo e Rosetti Marino.Tolleranza zero nei confronti del tumore al seno. La neoplasia che colpisce di più le donne di ogni fascia d’età, grazie ad una sempre maggiore sensibilità nella popolazione, a programmi di screening efficaci e a terapie sempre più mirate, ha raggiunto in Romagna percentuali di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi intorno al 90%: dato certamente ragguardevole, ma che impone uno sforzo aggiuntivo importante affinché anche per il restante 10% vi siano sempre nuove speranze. Continua quindi l’impegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo al fianco delle strutture ospedaliere del territorio e dei suoi professionisti coinvolti in questa fondamentale battaglia di salute: nella giornata di martedì 26 marzo è stato infatti inaugurato un nuovo ecografo di ultima generazione, un macchinario del valore di circa 30.000 euro, al Centro di Prevenzione Oncologica (CPO) di Ravenna, presente all’interno dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci” e diretto dalla dottoressa Dolores Santini. Lo stesso dispositivo era stato donato circa un mese fa al presidio analogo di riferimento per il territorio di Rimini, Cattolica e Novafeltria, mentre nei primi giorni di gennaio 2024 era stato tagliato il nastro sul “Canon Aplio” del CPO di Lugo. La chiusura del cerchio avverrà a stretto giro con la consegna della medesima apparecchiatura presso il Centro di Prevenzione Oncologica di Forlì.

Il principale vantaggio di questi macchinari di nuova generazione è sicuramente quello di individuare lesioni molto piccole, in fase precoce, cosa che aumenta di molto le prospettive di guarigione di chi scopre di avere un tumore al seno. Insomma, un bell’aiuto per un reparto, il CPO di Ravenna, che si rivolge ad una popolazione di più di 43000 donne in età di screening e capace di erogare più di 35000 mammografie in un anno e quasi 16000 prestazioni ecografiche: un aiuto giunto in questo caso dalla felice collaborazione tra Istituto Oncologico Romagnolo e Rosetti Marino Spa che, in occasione del Natale 2023, insieme ai propri fornitori, amici e dipendenti, ha portato avanti quella che è diventata ormai una tradizione, una raccolta a sostegno della lotta al cancro. L’iniziativa, denominata “Together for Life”, ha permesso di coprire per intero l’importo dell’ecografo, grazie alla generosità di 60 donatori.

Nel corso della cerimonia è intervenuto proprio Stefano Silvestroni, Presidente della Rosetti Marino Spa: "Ciò che l’azienda che rappresento fa è frutto dell’imprinting inculcato a questa realtà dalla famiglia da cui deriva, in particolar modo dall’ingegner Gianfranco Magnani, da sempre convinto che all’interno di una comunità si possa stare bene solo nel caso in cui ognuno faccia il proprio dovere in maniera corretta e dignitosa e, laddove ve ne sia la possibilità, anche qualcosa in più di quanto richiesto. Noi ci sentiamo di farlo perché siamo molto radicati all’interno del territorio in cui operiamo: con lo IOR possiamo sentirci sollevati dall’onere di individuare in prima persona quali siano i bisogni della comunità dandoci la possibilità di disporre di un interlocutore serio, credibile e capace a cui delegare questo aspetto, ed è anche per questo che la collaborazione che ci lega a questa realtà va felicemente avanti da ben tre decenni. Siamo grati alla sanità pubblica per quello che fa per noi ed è dunque con orgoglio che quest’oggi noi, insieme ai tanti sub-contrattisti che ci chiedono di poter fare la differenza e di essere sempre informati su come offrire un valore aggiunto alla comunità, restituiamo in parte quanto i professionisti della salute fanno ogni giorno per il nostro benessere".

Il Direttore generale dello IOR, Fabrizio Miserocchi, ci ha tenuto a specificare che "la dedizione dimostrata in tutti questi anni dalla Rosetti Marino Spa alla causa della lotta contro il cancro penso abbia veramente pochi eguali in Italia, ma mai come in questa occasione l’iniziativa “Together for Life” si è concretizzata in qualcosa che faccia davvero la differenza per il territorio in cui l’azienda storicamente opera - ha detto - ciò che celebriamo in questa occasione non è esclusivamente la consegna di un macchinario che speriamo possa far fare un ulteriore salto di qualità al già eccellente reparto diretto dalla dottoressa Dolores Santini, ma soprattutto la dimostrazione di quanto si possa realizzare quando mondo profit e Terzo Settore collaborano a beneficio di tutti. Mai come in questo periodo uno dei patrimoni più importanti che abbiamo, ovvero la nostra sanità pubblica, va tutelato e salvaguardato in ogni modo possibile affinché superi il periodo di crisi che vive. Il fatto che questa donazione vada al Centro di Prevenzione Oncologica della dottoressa Santini è un’ulteriore soddisfazione: insieme agli avanzamenti della ricerca, l’introduzione e il buon funzionamento dei test di screening sono tra le principali ragioni per cui in Romagna possiamo vantare delle percentuali di sopravvivenza, per il tumore al seno, tra le più alte in Europa, che sfiorano il 90% a 5 anni. Peraltro all’Ospedale “Santa Maria delle Croci” siamo legati particolarmente: abbiamo in essere varie collaborazioni con i reparti di Oncologia e di Chirurgia, diretti rispettivamente dal dottor Stefano Tamberi e dal prof. Giampaolo Ugolini, amici del nostro Istituto di lunga data. Quando questa struttura, quindi, manifesta delle esigenze, ci sentiamo sempre in dovere di rispondere presente, anche per restituire quella grande fiducia che da sempre il territorio di Ravenna ci riconosce".

Anche la dottoressa Santini, direttrice del Centro di Prevenzione Oncologica di Ravenna, ha tenuto a sottolineare la sua gratitudine "per questo bell’esempio di gioco di squadra con IOR e Rosetti Marino Spa. Nonostante il periodo di difficoltà economiche per tante persone è bello vedere come, quando manifestiamo un’esigenza, le persone non si dimentichino comunque di noi, dimostrando di apprezzare il lavoro che svolgiamo a beneficio del benessere comune. L’ecografo è una strumentazione sempre più utilizzata e fondamentale: concede numerosi vantaggi negli approfondimenti di screening rispetto alla sola mammografia, o nelle donne in età pre-menopausa perché permette di studiare in profondità la ghiandola tipicamente più densa, nonché di approfondire aree poco visibili come per esempio il cavo ascellare, il solco sottomammario, la sede retroareolare e le stazioni linfonodali. Inoltre, grazie all’utilizzo di un ecografo di ultima generazione, è possibile studiare anche donne con disabilità, che vengono spesso escluse dallo screening mammografico poiché non in grado di mantenere la postura eretta, o l’immobilità per alcuni minuti. Infine, l’ecografo viene utilizzato anche per effettuare ulteriori indagini laddove la mammografia abbia mostrato qualche anomalia e durante i controlli successivi all’intervento chirurgico. Il macchinario di cui disponevamo precedentemente non era più in grado di garantire una performance adeguata, ma purtroppo non sempre l’azienda sanitaria ha le possibilità economiche per assecondare tutte le richieste: per questo ci siamo rivolti allo IOR che, in pochissimo tempo, ha saputo venire incontro alle nostre esigenze. Questo ecografo rappresenta sì un dono per noi professionisti, ma essendo il nostro un lavoro al servizio delle persone è un dono soprattutto per il territorio e per le persone che afferiscono alla nostra struttura".  

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