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Celiachia, al via un corso regionale on line per gestire in sicurezza gli alimenti senza glutine

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Celiachia, al via un corso regionale  on line per gestire in sicurezza gli alimenti senza glutine Celiachia, al via un corso regionale on line per gestire in sicurezza gli alimenti senza glutine

Sulla piattaforma regionale E-llaber è destinato principalmente agli operatori del settore alimentare, è aperto anche alle persone con diagnosi di celiachia e ai loro familiari. Obiettivo: imparare a evitare il contatto anche accidentale con alimenti fonte di glutine, dalla fase di produzione fino alla ‘mise en place’. In Emilia-Romagna, a fine 2022, 20.729 persone con diagnosi di celiachia

Bologna - Imparare a gestire correttamente gli alimenti senza glutine con tecniche e istruzioni specifiche per ogni fase del trattamento dei prodotti, dalla lavorazione delle materie prime alla somministrazione ai clienti. 

Sono i contenuti del corso di formazione a distanza “Gestione della sicurezza degli alimenti senza glutine”, già disponibile sulla piattaforma digitale della Regione Emilia-Romagna E-llaber: un percorso didattico realizzato dal settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica dell’assessorato alle Politiche per la salute in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia Emilia-Romagna e reso disponibile proprio a ridosso della settimana nazionale della celiachia, dal 15 al 23 maggio. Il corso è rivolto principalmente agli operatori del settore alimentare, ma è aperto anche alle persone con diagnosi di celiachia e ai loro familiari, e tra le finalità ha quella di fornire informazioni precise sugli alimenti che possono essere consumati dal celiaco in sicurezza. 

“Entrare in una mensa o in un ristorante con la certezza di non avere tracce di glutine nel proprio piatto è fondamentale per chi soffre di celiachia- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. La Regione Emilia-Romagna da oltre 10 anni ha realizzato una guida pratica per formare gli operatori del settore alimentare, con questo ulteriore strumento offriamo l’opportunità a chi lavora nella filiera dell’alimentazione senza glutine di aggiornare la propria preparazione, per poter continuare a garantire ai celiaci un servizio sempre più a misura delle loro esigenze. Importante poi - aggiunge Donini – che il corso possa essere svolto anche dagli stessi pazienti e dalle famiglie, per una conoscenza sempre più approfondita di questa patologia”. 

Sono 20.729, in Emilia-Romagna, il 67% delle quali donne, le persone che (a dicembre 2022) hanno avuto una diagnosi di celiachia: malattia cronica che provoca una reazione immunitaria dell’organismo all’assunzione di glutine, che è contenuto principalmente nei cereali e nei loro derivati - come pane e pasta - ma è presente anche in altri alimenti. 

Il corso di formazione

Il corso di formazione a distanza è articolato in 3 moduli: la prima parte è dedicata alla descrizione della malattia celiaca; la seconda fornisce indicazioni e conoscenze sugli alimenti senza glutine per facilitare la spesa; l’ultima si concentra sulla gestione della sicurezza degli alimenti senza glutine e dell’ambiente di lavoro, così da garantire la sicurezza delle preparazioni e del prodotto finale. Al termine del corso sono previste una prova di valutazione e il rilascio dell’attestato di formazione, che ha durata quinquennale.

Per partecipare è necessario accedere alla piattaforma E-llaber collegandosi all’indirizzo https://www.e-llaber.it/, effettuare il login utilizzando le proprie credenziali Spid e compilare il proprio profilo inserendo i dati richiesti; successivamente sarà visualizzabile la home page di E-llaber con l’offerta formativa ed il corso al seguente indirizzo: https://www.e-llaber.it/course/view.php?id=431.

Il corso costituisce un ulteriore strumento formativo per gli operatori del settore alimentare in tema di celiachia rispetto a quelli finora disponibili, svolti da parte dei servizi Igiene Alimenti e Nutrizione.

La celiachia

L’unica terapia universalmente e scientificamente riconosciuta è seguire una dieta rigorosamente priva di glutine. Per questo chi si occupa della produzione, preparazione, vendita e somministrazione degli alimenti gluten-free deve rispettare specifiche caratteristiche strutturali e gestionali per evitare contaminazioni incrociate o accidentali con alimenti fonte di glutine, anche in fase di trasporto e conservazione. In Emilia-Romagna la ristorazione collettiva (mense scolastiche, ospedaliere, socio-assistenziali e aziendali) e quella pubblica da tempo si sono organizzate per garantire pasti senza glutine: l’elenco dei locali notificati e autorizzati a servire pasti ai celiaci è pubblicato sul sito della Regione Alimenti&Salute dedicato alla sicurezza alimentare.

La Regione ha definito anche le “Linee Guida regionali per il controllo ufficiale delle imprese alimentari che producono e/o somministrano alimenti senza glutine”, a cui si devono strettamente attenere gli operatori del settore alimentare che assicurano di produrre o somministrare alimenti adatti ai malati di celiachia; obbligatoria anche la formazione continua del personale addetto.  

I dati in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna sono 20.729 le persone che hanno avuto una diagnosi di celiachia (dati al 31/12/2022); le donne sono in netta prevalenza con oltre 14.000 diagnosi, gli uomini sono circa 6.500. A livello regionale, le diagnosi sono così rappresentate sul territorio: 1.273 diagnosi nell’Ausl di Piacenza (863 femmine e 410 maschi); 1.890 Ausl Parma (1.272 femmine e 618 maschi); 2.508 Ausl Reggio Emilia (1719 femmine e 789 maschi); 3.737 Ausl Modena (2.523 femmine e 1.214 maschi); 4.428 Ausl Bologna (3088 femmine e 1340 maschi); 668 Ausl Imola (439 femmine e 229 maschi); 1.274 Ausl Ferrara (890 femmine e 384 maschi); 4.951 Ausl Romagna (3.403 femmine e 1.548 maschi).  

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