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A Forlì 200 studenti dei sei istituti superiori cittadini incontrano i medici: al via una campagna di prevenzione oncologica dell'Associazione Loto con il patrocinio Ausl Romagna

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Incontro con studenti a Forlì - Loto Incontro con studenti a Forlì - Loto


"In Romagna ogni anno si registrano 8.000 nuovi casi di cancro: un terzo potrebbero essere evitati con una corretta prevenzione. Per avvicinare i giovani alla cultura della prevenzione l’associazione Loto Odv coinvolge attivamente gli studenti degli istituti superiori del territorio con un concorso: saranno loro a informare i coetanei usando gli strumenti della generazione Z. I migliori elaborati – video, reel, foto, poesie, canzoni, creazioni artistiche e multimediali – verranno selezionati per una vera e propria campagna di comunicazione di Loto Odv, da sempre impegnata a sensibilizzare su questi temi. Sabato 200 studenti hanno incontrato quattro medici presso il liceo classico Morgagni per la presentazione del progetto

A Forlì la lotta ai tumori comincia sui banchi di scuola: per questo sabato scorso 200 studenti di sei istituti superiori cittadini hanno incontrato incontrano oncologi, ginecologi e chirurghi per approfondire il tema della prevenzione e per lanciare il concorso “I giovani parlano ai giovani di prevenzione oncologica” che vedrà i ragazzi protagonisti nella creazione di una campagna ad hoc per arrivare proprio ai loro coetanei.

L’incontro dedicato a studenti e insegnati, organizzato dal comitato forlivese dell’associazione Loto Odv e patrocinato dall’Azienda USL della Romagna, dal Comune di Forlì, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Associazione “Dino Amadori”, si è svolto presso il Liceo classico Morgagni di Forlì e ha visto l’intervento di Annalisa Curcio, direttrice U.O.C. di Chirurgia Senologica di
Forlì- Ravenna, di Alberto Farolfi, oncologo presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori "Dino Amadori" di Meldola, del ginecologo Andrea Amadori, di Paolo Maniglio, ginecologo presso l'Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì e Sandra Balboni, Presidente di Loto Odv.

Mangiare in modo equilibrato, non fumare, praticare una regolare attività fisica: eccole le pietre miliari della prevenzione primaria. Insieme, costituiscono una potenza e sarebbero in grado di evitare all’incirca 1/3 degli 8.000 nuovi casi di cancro che si registrano ogni anno nelle tre province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini.
Sensibilizzare i ragazzi sul tema della prevenzione dei tumori è molto importante sotto diversi punti di vista. In primis, perché alcuni tumori, come quello al testicolo o il melanoma, possono manifestarsi in età giovanile, mentre il tumore al collo dell’utero, provocato dall’infezione da papilloma virus, può essere oggi prevenuto con la vaccinazione. In secondo luogo perché diffondere la cultura della prevenzione tra i ragazzi significa anche tenere alta l’attenzione su fattori ambientali e stili di vita scorretti, spesso coinvolti nella genesi dei tumori, permettendo così ai più giovani di conoscere quali siano le strategie più utili per ridurre i rischi.
Senza contare infine che, quando si parla di prevenzione, si parla anche di diagnosi tempestiva grazie a controlli periodici che possono salvare la vita e la cui importanza è dunque fondamentale conoscere sin da ragazzi.

Per questo Loto Odv ha ideato il concorso “I giovani parlano ai giovani di prevenzione oncologica”: le classi delle sei scuole superiori di Forlì sono state invitate a realizzare uno o più elaborati di tipo grafico/fotografico, musicale, multimediale, poetico, finalizzati a illustrare ai coetanei le tematiche segnalate nel corso della presentazione, e a sottolineare l'importanza della prevenzione. Le idee più originali, creative ed efficaci diventeranno parte integrante della campagna di comunicazione di Loto Odv per sensibilizzare la Generazione Z su questi temi: i vincitori verranno comunicati nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, che ricorre ogni anno l’8 maggio.

«Molti fattori di rischio per i tumori sono parte di uno stile di vita scorretto in termini di alimentazione, attività fisica, abitudini dannose e per questo è fondamentale intervenire prima che queste abitudini diventino radicate o nelle prime fasi in cui queste iniziano a far parte della vita quotidiana dei ragazzi – spiega Sandra Balboni, presidente Loto Odv - Peraltro, i giovani sono grandi “messaggeri”, in grado di trasmettere informazioni con modalità e canali adeguati».

 

Ultima modifica il Martedì, 16 Gennaio 2024 11:37 Modificato da:
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