Skip to main content

Articoli filtrati per data: Settembre 2023

Sabato 30 settembre, alle ore 15 verrà inaugurata e intitolata al Dott. Giuseppe Sanchini, la casa della Comunità del Comune di Predappio, alla presenza del Sindaco Roberto Canali e del Dott. Francesco Sintoni, Direttore del Distretto Sanitario di Forlì dell’AUSL della Romagna.

Seguirà la presentazione del progetto “Predappio, città amica delle persone con demenza”, iniziativa che ha preso il via già otto mesi fa con la firma del protocollo d’intesa tra il Comitato Anziani di Predappio, l’AUSL della Romagna, l’ AUI (Alzheimer Uniti Italia) e il Comune di Predappio.
Interverranno: Ester Celli, Presidente del Comitato Anziani con il contributo “Predappio città amica: un progetto capillare nel territorio predappiese”, il Dott. Giuseppe Benati, Direttore del Dipartimento di Cure Primarie e Medicina di Comunità, U.O. Geriatria di Forlì che esporrà “Comunicare e rappresentare in modo etico e inclusivo la demenza e le persone con demenza”, Manuela Berardelli Presidente AUI Nazionale e la Dott.ssa Susanna Cipollari, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice AFAM che ci parlerà di “Citta amica della persona con demenza: utopia o realtà?” , il Prof. Rabih Chattat, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica dell’Università di Bologna – Campus di Cesena, che presenterà il contributo “Comunità amica, inclusione sociale per vivere bene con la demenza”. Modererà l’incontro l’Assessore al Welfare Dott.ssa Francesca Farolfi.
Il progetto ha molteplici scopi: facilitare lo svolgimento delle attività quotidiane della persona con diagnosi di demenza mediante la creazione di un clima di accettazione e di sostegno a livello locale, fare interventi di prevenzione della patologia, instaurare una collaborazione ed un legame di profonda fiducia fra la comunità cittadina e la persona affetta da demenza.
Ad oggi, grazie a questo progetto, sono già stati realizzati, sul territorio predappiese, diversi interventi a favore delle persone con demenza e dei loro familiari.
Come prima misura è stato realizzato un questionario rivolto a tutti i commercianti del paese per capire se gli era mai capitato di interagire con persone malate di demenza e per valutare una loro disponibilità a partecipare a proposte formative e divulgative. Per questa attività è stata coinvolta una delle operatrici del territorio, una figura importante che è già di supporto ai nuclei familiari anziani fragili. Ad ottobre 2022, è stata realizzata una formazione rivolta agli operatori delle strutture per anziani del territorio di Predappio, ai dipendenti comunali, agli operatori della casa della salute e ai volontari del Comitato Anziani, tenuta dalla dott.ssa Elena Mariani del CDCD dell'Ausl Romagna. Sono stati proposti utili spunti non solo per conoscere la malattia, ma anche per trovare strategie per affrontare eventuali comportamenti disfunzionali.
E' stata inoltre incaricata dal Comitato Anziani, la psicologa Dott.ssa Sonia Sassi, che ha già svolto percorsi domiciliari per le persone con diagnosi di disturbo cognitivo. E' stato attivato uno sportello di primo livello con il contatto diretto con l'assistente sociale dell'area anziani del Comune di Predappio Dott.ssa Fausta Martino ed uno di secondo livello con l'attivazione, all'interno della sede del Comitato Anziani, di servizi a supporto dei familiari.
Era stato ipotizzato un corso di memory training rivolto a circa dieci persone, un percorso utile per prevenire le demenze, ma vista l'altissima richiesta ne sono stati realizzati tre ed è in corso la programmazione del quarto.

L’evento si svolgerà presso la Casa della Comunità di Predappio in via Trieste, 4.
In caso di maltempo la presentazione del progetto “Predappio, città amica delle persone con demenza” si svolgerà presso la sala Europa, in via Marconi,17 a Predappio.

 

Pubblicato in Notizie dal sito

Sabato 23 settembre, presso la Palestra della Salute SANO Medical Fitness di Faenza, si è tenuto il corso per Walking Leader e camminatori, rivolto alla cittadinanza, dal titolo "GUADAGNA E FAI GUADAGNARE IN SALUTE LA TUA COMUNITA'”.

L’evento si è svolto in occasione della settimana del benessere e della promozione dei corretti stili di vita promossa dalla Wellness Foundation, grazie alla stretta collaborazione tra il Servizio di Medicina dello Sport del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl della Romagna, il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna e la palestra ospitante.

L’iniziativa rientra negli obbiettivi del programma PP02 Comunità Attive, declinazione a livello Regionale del Piano Nazionale della Prevenzione che propone la promozione dell'attività fisica nelle comunità dell'Emilia-Romagna. Sono intervenuti come relatori il dott. Giuseppe Attisani, referente del servizio di Medicina dello Sport dell’AUSL, il prof. Pasqualino Maietta Latessa, docente al Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita, Università di Bologna.A seguire la dott.ssa Angela Proto, Dirigente psicologo AUSL della Romagna con un interessante esperienza sul campo per passare dalla Teoria alla pratica. La giornata si è conclusa con una camminata condotta dalle dott.sse Katya Vartanova, Fisioterapista di Comunità e Sara Pasini, Chinesiologo della struttura ospitante.Buona l’affluenza dei partecipanti ai quali è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Pubblicato in Notizie dal sito

Sabato 23 e domenica 24 settembre il Dipartimento di Sanità Pubblica è stato presente alla Festa dello Sport di Cervia. Nel corso delle due giornate personale dell’U.O. di Igiene e Sanità Pubblica e del servizio di Medicina dello Sport si è messo a disposizione del numerosissimo pubblico che ha partecipato all’iniziativa, dando informazioni e distribuendo materiale su varie tematiche riguardanti i sani e corretti stili di vita. L’iniziativa rientra negli obbiettivi del programma PP02 Comunità Attive, declinazione a livello Regionale del Piano Nazionale della Prevenzione che propone la promozione dell'attività fisica nelle comunità dell'Emilia-Romagna.

Si è parlato con i cittadini presenti di attività fisica, fornendo informazioni sulla mappa della salute e sulle opportunità presenti nel territorio, di corretta alimentazione con gli stampati dedicati alla piramide alimentare ed al piatto bilanciato, di lotta al fumo e contrasto al Doping. Sono stati inoltre effettuati test dell’equilibrio per sensibilizzare soprattutto gli anziani al rischio cadute e relative conseguenze ed invitato i giovani atleti a seguire le regole del decalogo dello sportivo.

Il referente del servizio di medicina dello sport, dott. Giuseppe Attisani, si è dimostrato molto soddisfatto di questa prima partecipazione ad un evento così importante per la comunità dei giovani sportivi Cervesi confermando già la presenza dell’AUSL all’evento 2024.

Pubblicato in Notizie dal sito

 

L'Associazione Forlivese per le malattie del fegato (AFMF) dona all’Unità Operativa di Gastroenteorologia ed Endoscopia Digestiva di Forlì, diretta dal dottor Carlo Fabbri, un ecografo palmare wireless completo di tablet.

“Si tratta – spiega il dottor Fabbri -  di un pratico ecografo formato tascabile, dotato di due sonde, sonda convex e sonda lineare ad alta frequenza, in grado di riprodurre immagini ecografiche di alta qualità e con ottima risoluzione.

La donazione rappresenta un’implementazione tecnologica di un progetto iniziato circa cinque anni fa, che ha visto l’unificazione di un servizio di ecografia diagnostica ed interventistica all’interno della U.O. di Gastroenterologia di Forlì-Cesena. “Nel 2020 – s -  è stato acquistato un ecografo di ultima generazione dotato, oltre che di una tecnologia di altissimo livello per le immagini B-mode e lo studio ecocolorDoppler, anche di un software per l'ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) e  per la misurazione non invasiva della fibrosi epatica (elastografia epatica mediante 2D-shear wave).Tale progetto ha coinvolto in un’attività di consulenza specialistica (di durata biennale) la dottoressa Carla Serra, responsabile del programma dipartimentale di ecografia diagnostica ed interventistica del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi (Bologna), una delle maggiori esperte in campo nazionale ed internazionale in questa disciplina. Più recentemente, anche il presidio di Cesena è stato dotato di un ecografo di ultima generazione analogo all’apparecchio di Forlì, provvisto di software per la quantificazione non invasiva della steatosi epatica (UGAP). Grazie a questo progetto sono presenti oggi, presso l’U.O., un gruppo di referenti di epatologia e di ecografia che assicurano, oltre alla continuità di presa in carico, un elevato livello professionale, garantito anche da costanti progetti di formazione continua. In particolare si occupano dell'attività ecografica ed epatologica, il dott. Carlo Jung, responsabile dell’attività ambulatoriale ecografica, la dott.ssa Elisa Liverani, responsabile degli ambulatori epatologici, la dott.ssa Luigina Vanessa Alemanni, la dott.ssa Giulia Comandini e il dott. Alessandro Sartini. L’attività ecografica interna alla U.O. è parte integrante dell'attività ambulatoriale, soprattutto nell’inquadramento diagnostico e nel monitoraggio dei pazienti affetti da patologie gastroenterologiche croniche, quali epatopatici/cirrotici, pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali o con patologie pancreatiche. In particolare, le potenzialità di metodiche di ecografia diagnostica di ultima generazione, unitamente alle competenze di ecografia interventistica (biopsie diffuse e mirate ecoguidate, termoablazione ed alcolizzazione ecoguidata di tumori primitivi epatici) consentono la presa in carico e la gestione del paziente epatopatico dalla diagnosi alla terapia, garantendo un monitoraggio puntuale e con tecnologie all’avanguardia”

“ L’AFMF, nata nel 1996, è da sempre impegnata sul versante della prevenzione delle malattie del fegato, oltre che per migliorare l'assistenza ai malati epatopatici – spiega il Presidente, dottor Salvatore Ricca Rosellini -  Recentemente avevamo donato all'Unità Operativa di Medicina Interna forlivese il software QEleaxto di Esaote, del valore di oltre seimila euro , utilizzabile per valutare meglio ecograficamente la struttura del fegato, in modo non invasivo. Siamo quindi felici di poter integrare anche  la strumentazione diagnostica che l'Unità Operativa di Gastroenterologia mette a disposizione dei pazienti, con uno strumento di grande attualità: un ecografo palmare Vscan Air CL con doppia sonda di General Electric e un tablet Samsung A8, per un valore complessivo di 4.700 euro. Questo piccolo ecografo wireless a batterie può essere utilizzato al letto del paziente, facilitando sia l'approccio diagnostico che operativo ai malati di fegato. E' intenzione dell'AFMF proseguire con ulteriori collaborazioni per migliorare, ancor più, la già ottima qualità dell'assistenza verso i pazienti affetti da epatite cronica e da cirrosi epatica."

“L’ecografo palmare – conclude il dottor Fabbri – troverà  largo impiego nell’attività clinica del nostro reparto di degenza, accelerando l’inquadramento diagnostico del paziente, aiutando il clinico nel monitoraggio dell’efficacia della terapia medica, delle procedure interventistiche endoscopiche/radiologiche eseguite, nella gestione di eventuali complicanze. Tutto ciò per garantire ai nostri pazienti un iter diagnostico-terapeutico più snello e puntuale, in un'era in cui la sonda ecografica, al pari della nostra mano, sta diventando strumento integrante nell'esame obiettivo del singolo paziente”

Pubblicato in Notizie dal sito

Altro passo in avanti verso la riorganizzazione dell’assistenza territoriale e della rete dell’emergenza-urgenza. Tra i primi protagonisti che la devono conoscere e condividere ci sono i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano in questo ambito. Per questo motivo la Regione Emilia-Romagna ha organizzato un ciclo di incontri per presentare il progetto di riordino, approfondirne ogni aspetto e soprattutto per dare il via al piano di ricaduta organizzativa in ogni territorio. Martedì 26 settembre è stata la volta dell’Azienda USL della Romagna, nella Sala Convegni del Centro Servizi di Pievesestina di Cesena, collegata on line anche alle altre sedi aziendali. 

Ad aprire l’incontro, il Direttore generale dell’Azienda USL della Romagna Tiziano Carradori. Sono poi intervenuti il Medico di medicina generale nonché Segretario regionale della FIMMG Daniele Morini, i dirigenti della Regione Mattia Altini e Fabia Franchi (responsabili rispettivamente del settore ospedaliero e del settore territoriale) e la Direttrice sanitaria di Ausl Romagna Francesca Bravi che insieme alla direttrice del Distretto socio sanitario di Ravenna Roberta Mazzoni hanno presentato il piano aziendale di riorganizzazione del sistema emergenza – urgenza e del potenziamento del territorio illustrando gli step di attuazione, a partire dal contesto di riferimento romagnolo.

Come ha sottolineato Fabia Franchi responsabile del Settore Assistenza Territoriale della Regione Il DM77 ha indicato gli standard per potenziare le Cure primarie, l’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, in corso di rinnovo, indica come la medicina generale sia protagonista nella continuità dell’assistenza 24 ore su 24. Ci troviamo in un momento storico in cui la condizione organizzativa, la riflessione professionale e gli strumenti normativi ci sono e devono essere utilizzati nel miglior modo possibile. L’obiettivo è garantire un percorso continuo e semplificato per il paziente nonché un accesso all’approfondimento specialistico rapido e misurato in base alle necessità. Abbiamo iniziato a riflettere su queste tematiche già a seguito della grave carenza di professionisti nell’area dell’emergenza, ma ospedale e territorio sono strettamente collegati”.

Obiettivo degli incontri sui diversi territori è quello di continuare a favorire un confronto diretto e continuo con i professionisti e di raccogliere le sollecitazioni per individuare azioni e aree di ulteriore miglioramento”.

Come ha sottolineato Mattia Altini responsabile del Settore Assistenza Ospedaliera della Regione “E’ stato un incontro ampio e costruttivo per condividere e rendere operativa una riorganizzazione che ha l’obiettivo di sviluppare ulteriormente quella sanità di prossimità e di vicinanza al paziente e alla sua integrazione con quella specialistica ospedaliera. La riorganizzazione dell'emergenza-urgenza mira a separare i percorsi di quei pazienti che necessitano di un intervento tempo-dipendente da quelli che presentano invece un’esigenza a minor complessità, la quale può essere presa in carico dalla rete di cure primarie. Tale separazione dei percorsi può avvenire anzitutto grazie ad un territorio adeguatamente organizzato in grado di gestire l'utenza a bassa complessità”. 

Ha partecipato una platea numerosa, che ha riunito in presenza e on line oltre 200 operatori tra medici di medicina generale, medici della continuità assistenziale, medici ospedalieri, referenti dei servizi sanitari sul territorio, ordine dei medici, operatori e tecnici delle professioni sanitarie, professionisti del Dipartimento Emergenza Urgenza.

Il modello di riorganizzazione regionale prevede di dedicare il Pronto Soccorso ai casi più gravi creando un percorso ad hoc per quelli di minore complessità che saranno presi in carico da una rete diffusa di Centri Assistenza e Urgenza (CAU). Questi centri che garantiranno, 24 ore su 24, risposte ai bisogni a bassa complessità clinica e assistenziale, oltre alle équipe medico-infermieristiche, le Unità di continuità assistenziali (UCA), che opereranno a domicilio del paziente, insieme al potenziamento della telemedicina.

La riorganizzazione del sistema ha l’obiettivo di offrire un servizio ulteriormente efficiente, di alta qualità, competenza e con una drastica riduzione dei tempi di attesa per ciascun bisogno”.

A conclusione, il direttore generale Tiziano Carradori ha evidenziato come “la riforma risponda ad un bisogno non più prorogabile di mettere mano finalmente al tema dell’assistenza territoriale. Necessità sostenuta da diverso tempo, per i cambiamenti intervenuti, sia sul versante dei bisogni della popolazione che sul versante della sostenibilità del Sistema sanitario pubblico universale. Non tanto e non solo perché mancano le risorse, dato ormai strutturale del sistema, quanto soprattutto perché mancano i professionisti. Oggi abbiamo una grande occasione per costruire finalmente una sanità territoriale proiettata in avanti. Per fare questo occorre il contributo di tutte le componenti che operano in sanità, una ibridazione feconda dei nostri punti di vista nell’interesse della collettività. Una visione dinamica, sempre più prossima alle necessità della popolazione, che tenga conto delle caratteristiche dei territori che, in alcuni contesti ed aree particolarmente disagiate, richiedono specifiche soluzioni organizzative”.

Pubblicato in Notizie dal sito

 

L’evento, in programma il 3 ottobre alle ore 17,30 nel Complesso ex Salesiani di Faenza è organizzato dalla U.O.di Medicina dell’ospedale di Faenza

Da oltre vent'anni la Medicina Interna dell'Ospedale di Faenza si occupa di diagnosi e cura delle malattie epatiche e da oltre un decennio il dott.Francesco  Foschi, attuale Primario della Medicina, ha dato inizio alla collaborazione tra il Centro Trapianti di Fegato di Bologna e l'Azienda Sanitaria della Romagna, per garantire tutte le possibilità terapeutiche ai pazienti affetti da cirrosi ed epatocarcinoma. A oltre un decennio dall'inizio di questa collaborazione, l'attività clinica sui pazienti epatopatici si è notevolmente allargata e ad oggi, dei circa mille pazienti che vengono seguiti e curati dalla Medicina, un centinaio sono stati portati a trapianto di fegato. Questa attività inoltre ha portando all'Ospedale di Faenza una classe di giovani epatologi che attualmente lavorano in Medicina, e ha allargato l'esperienza clinica anche ad altre Unità Operative, che attualmente collaborano alla cura dei pazienti epatopatici e al programma trapiantologico. 

L'evento in oggetto sarà quindi l'occasione per riunire i protagonisti che hanno partecipato a questo lungo viaggio iniziato dall'Ospedale di Faenza. Sono quindi invitati a partecipare i pazienti, il personale sanitario e tutti coloro che sono stati in qualche modo coinvolti in questo lungo e sempre più articolato progetto, per condividere le esperienze comuni e sensibilizzare l'attenzione pubblica verso il percorso di donazione e trapianto, che regalano nuova vita.

Pubblicato in Notizie dal sito

CONVEGNO L’EMERGENZA NON È LA SOLUZIONE DEL FUTURO

10 OTTOBRE 2023, OPIFICIO GOLINELLI BOLOGNA - VIA PAOLO NANNI COSTA, 14


Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Rescue Press e con le associazioni scientifiche SIIET, SIMEU, acEMC e CARD, ha scelto di aprire un confronto pubblico costante per spiegare cosa è stato fatto in questi anni di studio e di preparazione per uscire dalla crisi dei sistemi di soccorso pre-ospedalieri e ospedalieri.

 

Clicca qui per iscriverti!

Pubblicato in Notizie dal sito

L’Associazione lughese Pro-Chirurgia ONLUS in collaborazione con LA BCCravennate, forlivese e imolese ha donato al Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità dell’AUSL della Romagna un’autovettura Fiat Panda per l’utilizzo nell’ambito del “Progetto Infermiere di Famiglia o Comunità” attivo nel Distretto di Lugo, sede locale di Voltana. Si tratta di un rilevante progetto che consentirà di prendere in carico pazienti con problematiche assistenziali croniche  e di indirizzarli nei setting appropriopriati di cura .

L’Associazione lughese Pro-Chirurgia ONLUS sin dal 1998 opera fattivamente in favore dell’Ospedale di Lugo soprattutto mediante l’acquisto di strumentazione che consentono di offrire all’utenza un servizio tecnologicamente avanzato. Grazie ai contributi ricevuti da molte imprese del territorio, da associazioni e da tantissimi privati cittadini,negli anni sono stati raccolti oltre 500.000,00 euro tramite i quali l’Ospedale di Lugo è stato dotato – ad esempio – della strumentazione “Mammotome” per la prevenzione del tumore al seno, di strumenti diagnostici e di arredo per il servizio di Pronto Soccorso, di Oculistica, di Endocrinologia e di Anestesia e di Anestesia e Rianimazione.

La donazione odierna è testimonianza di uno storico forte legame che unisce l’Associazione lughese Pro-Chirurgia ONLUS e LA BCC ravennate, forlivese e imolese, un istituto di credito legato al territorio e da sempre impegnato in meritorie attività benefiche.

“Sostenere il territorio – afferma Emanuela Bacchilega, Presidente del Comitato Locale di Lugo – è da sempre un nostro obiettivo primario. Un territorio dove non si lascia indietro nessuno, è un territorio in cui la comunità percepisce un livello maggiore di benessere, nel quale ognuno di noi vive meglio. Abbiamo messo in atto tantissime iniziative concrete per dimostrare ancora una volta che siamo vicini alle persone anche nei momenti più difficili, ringraziamo l’Ausl per il continuo presidio che svolge sul territorio”

"Ringraziamo sentitamente la BCC ravennate, forlivese ed imolese e l'Associazione Lughese Pro Chirurgia ONLUS, dichiara la dott.ssa Federica Boschi,  Direttrice Distretto Sanitario di Lugo, per aver compreso l'importanza strategica della figura dell'Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC) per la sanità del nostro territorio;l’infermiere di famiglia è uno delle figure centrali previste nel riordino dell'assistenza territoriale e, nello specifico si tratta di un elemento qualificante della  Casa della  Comunità di Voltana; la sua figura è stata introdotta dopo un attento studio dei bisogni della popolazione; si tratta di  una figura a cerniera tra l’utenza del territorio e la rete dei servizi sociosanitari integrati. Collabora con i Medici di Medicina Generale e con tutti gli operatori dei  servizi territoriali per la gestione integrata della popolazione fragile, secondo il paradigma della medicina di iniziativa; costituisce inoltre un punto di riferimento in termini di educazione sanitaria e prevenzione  promuovendo sani stili di vita sani atti a ridurre i fattori di rischio delle patologie più diffuse attraverso la presa in carico dei cittadini e delle loro famiglie. La donazione che riceviamo oggi a supporto del progetto conferma l'importanza di mettere in rete le risorse di comunità per progetti innovativi di sanità territoriale".

Pubblicato in Notizie dal sito

“La Cura attraverso l'arte” e “Musica senza barriere”, svolte in luoghi dedicati alla salute, hanno allietato con il Quartetto d'archi Bocklin, i comuni di Meldola e Premilcuore il 25 e 16 settembre scorsi.

L'assessore comunale di Meldola, Michele Drudi, e la sindaca di Premilcuore, Ursula Valmori, hanno partecipato entusiasti all' iniziativa.
“Romagna mia”,suonata come fuori programma, ha “scaldato i cuori” del personale e dei degenti dell'Ex Ospedale L.D. Ricci di Premilcuore (oggi Casa Residenza),, che hanno accompagnato gli strumenti cantando il celebre brano…
Il progetto musicale è stato affiancato dalla narrazione storica del conservatore dell'Ausl Romagna, Sonia Muzzarelli, che ha illustrato la storia ospedaliera dei due Comuni che ospitano l’iniziativa.
“La musica senza barriere” con le formazioni da camera dell’Orchestra Cherubini
Attraverso il repertorio cameristico si approfondisce il rapporto dialettico fra gli strumenti; si sviluppa e perfeziona, in altre parole, quel senso di comunità che è linfa di ogni orchestra.
Con questa consapevolezza, su invito del Maestro Riccardo Muti e per volontà dei musicisti, sono fioriti i gruppi da camera dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Ed è nella convinzione che fare musica insieme sia uno dei più alti esempi di convivenza civile che è nata La musica senza barriere, la rassegna che dal 2019 porta la musica a chi non può varcare la soglia di un teatro – gli ospiti di RSA, carceri, ospedali – perché nessuno sia escluso dall’esperienza della bellezza. Così si riscrive il concetto di pubblico a favore di un’idea più inclusiva per la quale la musica sia un diritto universale e inalienabile: con quest’iniziativa, i giovani della Cherubini dimostrano come una società che sa trarre il meglio da ogni sua parte abbia un suono bellissimo.

Pubblicato in Notizie dal sito

E' indetta l'Assemblea del Centro Studi Aziendale per il Volontariato e la Solidarietà “Giovanni Donati” ( https://www.auslromagna.it/comunita/centro-studi-giovanni-donati)

Si terrà  il giorno 13 ottobre, alle ore 14.30, presso il Centro di formazione dell' AUSL Romagna in Via Pratella 10, Aula 3, a  Forlì 

 

Ordine del giorno:


1) rinnovo del consiglio direttivo ed elezione del nuovo coordinatore
2) iniziative ed idee per l'anno 2023-2024
3)accoglienza nuovi iscritti

Si allega statuto del Centro Studi Donati

Pubblicato in Notizie dal sito

Cerca notizia

Archivio