L’Azienda USL della Romagna approverà, entro il 28 febbraio 2023, il documento sulla Prevenzione della Corruzione, che costituirà una sezione del Piano Integrato di Attività ed Organizzazione (PIAO) 2023-2025.
La sezione, che sostituisce il PTPCT, definisce la strategia di prevenzione della corruzione dell’Azienda sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2022 e delle linee guida regionali in materia. All’interno del PIAO, la prevenzione della corruzione costituisce uno strumento fondamentale per generare valore pubblico, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e del benessere di tutta la comunità.
I cittadini, i rappresentanti di associazioni, i portatori di interessi e i professionisti dell'Azienda possono inviare i propri contributi tramite e-mail, entro il 26 febbraio 2023.
Le proposte, le osservazioni ed i suggerimenti pervenuti, con le relative motivazioni, saranno considerati nella elaborazione conclusiva della sezione.
I contributi che perverranno oltre il termine indicato, saranno comunque sempre graditi e considerati per eventuali azioni di miglioramento o successivi aggiornamenti.
Le e-mail devono essere inviate all’indirizzo sportello.trasparenza.anticorruzione@auslromagna.it, riportando nell’oggetto “Prevenzione della Corruzione - Sezione del PIAO 2023-2025”.
Il Direttore della U.O. Medicina Riabilitativa dott.ssa Cinzia Lotta, i Medici Fisiatri,la coordinatrice Fisioterapisti e i fisioterapisti tutti del Presidio di Lugo ringraziano il sig. Luciano Grilli, amministratore delle Distillerie Mazzari s.p.a. per la donazione al servizio di una cyclette altamente tecnologica, utile ai pazienti che fruiscono delle nostre cure riabilitative, finalizzata a facilitare i tempi di recupero e di rientro domiciliare.
In questi giorni il Nucleo Cure Primarie – Casa di Comunità di Meldola ha ricevuto due donazioni particolarmente significative, una carrozzella ed un lettino “oleodinamico”, in memoria di Lelli Edda, Pozzi Giampaola e Guardigli Domenico
“Ci sono persone - commenta Stefania Nanni, infermiera del Nucleo di Cure Primarie - che hanno dedicato tutta la loro vita al lavoro e alla famiglia, una vita di sacrifici e doveri. Con una donazione hanno la possibilità di rimanere vivi nel nostro cuore e nella nostra mente. In questo caso le donazioni sono state fatte in memoria di Domenico Guardigli, agricoltore in Teodorano, Lelli Edda, già infermiera di chirurgia e Giampaola Pozzi, tecnico di laboratorio, entrambi dipendenti di “vecchia generazione” della ex- Ausl di Forlì.
Si trattava di tre pazienti, ormai ultraottantenni, che per anni si sono affidati alle nostre cure infermieristiche nonchè al percorso di counseling infermieristico per un corretto stile di vita. Un progetto di prevenzione e cura della patologia cronica (a cui ho creduto e a cui personalmente mi sono dedicata da quando è nata la casa di comunità/nucleo di cure primarie di Meldola.”
“Le dimostrazioni di affetto da parte di questi pazienti – prosegue – sono state numerose e si sono concluse con questo gesto. Grazie alle offerte raccolte durante le esequie di Domenico, Edda e Giampaola, ma soprattutto grazie alla volonta dei rispettivi familiari, è stato possibile acquistare una carrozzella e un lettino oleodinamico per il nostro ambulatorio infermieristico, che ci permetteranno di lavorare in sicurezza e comodità, sia per noi che per il paziente assistito. Ormai prossima al congedo dalla professione di infermiera, e quale nuora di Edda e consuocera di Giampaola è con affetto ed orgoglio che ringrazio sentitamente le famiglie GUARDIGLI - PANTIERI - MORELLI e figli, nonchè amici , parenti e compaesani che ci hanno permesso di raggiungere questo obiettivo. Aggiungo ai nostri ringraziamenti quelli al direttore di Distretto, Francesco Sintoni, e al Sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci, per la sensibilità dimostrata. E' DONANDO CHE SI RICEVE...E' DONANDO CHE PUOI RIDARE VITA A CIO' CHE LA MORTE SEMBRA TI ABBIA RUBATO“ .
(NELLA FOTO - immagine sono presenti da sx Giada Brocchi, Morelli Morena , Pantieri Alessandro, Nanni Stefania, Roberto Cavallucci , Morelli Valerio, Cinzia Camporesi , Morelli Alessandra
NELLA FOTO in allegato - sono presenti da sx : Alberto e Cesarina Guardigli, Dall'Ara Giulia, Sintoni Francesco, Nanni Stefania)
Da lunedì 6 marzo nuovi percorsi temporanei e differenziati a seconda della prestazione (terapia o prelievo-visita) per i pazienti dell’Oncoematologia IRST dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena. Da quella data, infatti, inizierà la prima fase dei i lavori di riqualificazione e riorganizzazione del reparto che renderanno gli spazi dell’intero Servizio più confortevoli e i percorsi più funzionali per pazienti, accompagnatori e operatori. Durante questo periodo, dal 6 marzo per i successivi 5 mesi, i lavori riguarderanno direttamente il reparto e quindi, per garantire la continuità assistenziale, la somministrazione delle terapie, grazie alla collaborazione della Ausl Romagna e, in particolare, del Direttore del presidio ospedaliero dott. Claudio Lazzari e della dott.ssa Federica Matteucci (Direttrice Medicina Nucleare Ausl – IRST), si svolgerà nei locali della Medicina Nucleare Degenza dell’Ospedale “Bufalini” (piano 0).
Nel dettaglio, i pazienti che devono effettuare la terapia, nel giorno stabilito, devono accedere direttamente al reparto di Medicina Nucleare Degenza (piano 0), entrando dal tunnel di collegamento con la Piastra Servizi, senza recarsi prima in accettazione Oncoematologia. Nella sala d'attesa troveranno il totem – lettore, nel quale passare il codice a barre della tessera sanitaria e attenderanno di essere chiamati dal personale.
Coloro che, invece, devono effettuare prelievi (anche pre-terapia), visite, colloqui e procedure interventistiche devono recarsi in Oncoematologia IRST (piano 2, scala A) dove seguiranno l’usuale percorso (triage, accettazione, passaggio del codice a barre della tessera sanitaria, attesa della chiamata da parte del personale sanitario).
Conclusa questa fase di lavori, si avvierà la seconda che andrà a completare la riqualificazione della struttura.
IRST IRCCS nello scusarsi con pazienti e utenza per i disagi eventualmente arrecati, rinnova i ringraziamenti ai donatori che hanno reso possibile questi lavori di riqualificazione, soprattutto una coppia di filantropi faentini che hanno coperto la parte strutturale dell’investimento e, più recentemente, i Club Service di Cesena.
Per informazioni di carattere sanitario contattare l’infermiere referente del percorso clinico-assistenziale (telefonicamente durante la fascia oraria dedicata o tramite mail) oppure chiamare il numero 0543 739100 dalle ore 9 alle ore 16.30 chiedendo di parlare con l’infermiere di riferimento della sede di Cesena o suo sostituto. Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) dell’IRST allo 0543 739247 dal lunedì al venerdì ore 9.00 - 13.00 e il lunedì e il giovedì ore 14.00 - 16.30 oppure via mail all’indirizzo urp@irst.emr.it.
Il bottino settimanale sull’andamento dell’epidemia Covid-19 viene effettuato dalla Regione Emilia Romagna tutti i venerdì, come avviene per quello nazionale del ministero della Salute, ed è consultabile sul Portale regionale https://notizie.regione.emilia-romagna.it
La stessa Regione per continuare a garantire l’aggiornamento quotidiano ha inoltre messo a punto il sito https://regioneer.it/bollettino-covid, dove possono essere consultati i dati aggiornati ogni giorno dalle ore 15. I dati comprendono: il numero dei tamponi eseguiti (distinti tra molecolari e antigenici), la sintesi dei casi (casi positivi, deceduti, guariti, casi attivi); i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari Covid e le persone in isolamento domiciliare (per questi ultimi, con la percentuale rispetto ai casi attivi complessivi); la distribuzione territoriale dei casi per Ausl di diagnosi e la distribuzione territoriale dei ricoveri in terapia intensiva, sempre per Ausl di diagnosi; per tutti questi dati viene anche riportata la variazione rispetto al giorno precedente. Infine, la distribuzione dei decessi per provincia di domicilio/residenza.
Ad integrazione si allegano i dati relativi alla copertura vaccinale Anti-Covid in Ausl Romagna al 17 febbraio.
Sensibilizzare i bambini sull’importanza della telefonata in caso di emergenza, accrescendo la consapevolezza delle proprie capacità nel riconoscere situazioni in cui è necessario chiamare il 118 e nel fornire le informazioni necessarie da dare alla Centrale Operativa. Imparare quindi che cosa è il 118 e come si chiamano i soccorsi sanitari qualora si trovassero in situazione nelle quali qualcuno sta male e sia necessario aiutarlo.
E’ quanto si propone il progetto di educazione alla salute “Chiama 1-1-8” rivolto agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e degli Istituti Comprensivi di Bagno di Romagna e Valle Savio e che prenderà il via lunedì 20 febbraio. Un progetto sperimentale, promosso dall’Unità Operativa Pediatria e Consultorio Familiare di Cesena e dalla Centrale Operativa – 118 Ravenna dell’Ausl Romagna, che riconosce il valore delle alleanze territoriali con i sindaci e gli assessori all’istruzione, al sociale e servizi educativi dei territori coinvolti per attivare una progettazione congiunta e sensibilizzare alla cultura del primo soccorso sia negli alunni che nella Comunità.
“Il progetto - spiega la dott.ssa Federica Bartolini Referente Promozione della Salute nelle Scuole dell’U.O. Pediatria e Consultorio Familiare-Cesena - si pone l’obiettivo di educare alla prevenzione e di sviluppare una cultura del primo soccorso per renderle i bambini consapevoli che le proprie capacità ed i propri comportamenti possono fare la differenza. Essere in grado di poter attivare il primo anello della catena di sopravvivenza, rappresentato dal riconoscimento e attivazione del sistema di risposta all'emergenza, in situazioni che lo richiedano rappresenta una risorsa importante per dare rapidità alle azioni di soccorso, migliorando outcome della persona colpita da malore o trauma, ed accresce la consapevolezza nei bambini di non essere soli qual ora si trovassero in una condizione di necessità dove gli adulti non possono intervenire, perché assenti oppure essi stessi sono le vittime. Inoltre – aggiunge - in un'ottica di vicinanza alla cittadinanza rappresenta un'opportunità preziosa per conoscere i professionisti che operano all'interno della Pediatria e Consultorio Familiare e della Centrale Operativa 118-Ravenna e accrescerne il rapporto di fiducia”.
Complessivamente, da febbraio a maggio, saranno interessate 19 classi del quarto e quinto anno delle scuole primarie “Ambrogetti” di Verghereto, “Mart. Tav. 22 luglio ‘44” di Alfero, Verghereto-Balze, “Pascoli San Piero in Bagno”, “Sarsina Foschi”, “Sarsina Papa Giovanni XXIII” (1 classe sede Ranchio 1 classe sede Sarsina), “Sant’ Antonio Muratori” di Piavola, “Ricchi” di Mercato Saraceno, "Antonio Muratori" - sede Piavola di Mercato Saraceno.
In questa fase sperimentale il progetto coinvolgerà 211 alunni delle classi quarte e quinte dei Comuni della Valle del Savio: Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina e Verghereto, su un totale di 1957 bambini delle classi quinte dell’ambito territoriale Unione Cesena Valle Savio e Unione Rubicone Costa dell’Ausl Romagna. Il percorso educativo è strutturato in due attivazioni: la prima gestita in classe dall’infermiere dell’U.O. Pediatria e Consultorio Familiare – Cesena e dagli infermieri U.O. Centrale Operativa – 118 Ravenna della durata di circa due ore, la seconda dagli insegnanti delle classi coinvolte.
“La proposta educativa non è solo una proposta teorica e pratica, pure indispensabile, dell’aiutare concretamente una persona in difficoltà – tiene a sottolineare la dottoressa - ma un contributo concreto a porre la cultura della sicurezza, propria e altrui, al centro della formazione civica e della cittadinanza attiva di una Comunità”.
Donati alla Pediatria di Comunità di Cesenatico i libri raccolti dalla Libreria Mondadori di Cesenatico nell’ambito dell’iniziativa “Dona un libro ad un piccolo lettore”
Sono stati donati nei giorni scorsi alla Pediatria di Comunità di Cesenatico, i libri raccolti dalla Libreria Mondadori di Cesenatico, che ha aderito all’iniziativa solidale promossa da Ausl Romagna, finalizzata a promuovere e sostenere la lettura fin dalla tenera età: “Dona un libro ad un piccolo lettore”.
La Libreria Mondadori di Cesenatico, propone ai suoi clienti di acquistare un libro per bambini 0-3 anni e di lasciarlo in negozio per essere successivamente consegnato alla Pediatria di Comunità. I libri saranno donati dai Volontari di Nati per Leggere ai bimbi durante le letture che faranno nella sala d'attesa del Consultorio Pediatrico di Cesenatico.
“Dona un libro ad un piccolo lettore è una bellissima e utile iniziativa- interviene Teresa Ghini, Pediatra Responsabile del Progetto Nati per Leggere, promosso dall'Associazione Culturale Pediatri – Un libro letto a un bambino piccolo da un famigliare, concorre sia allo sviluppo intellettivo che relazionale in maniera significativa, lo arricchisce talmente da avere effetti nel lungo periodo”.
“Ringrazio anche a nome della Direzione dell’AUSL Romagna – prosegue Teresa Ghini - la Libreria Mondadori di Cesenatico per la preziosa collaborazione ed i cittadini che con grande generosità ci permetteranno di regalare questi libri ai bambini più piccoli del nostro territorio, tramite i Volontari Nati per Leggere. Un grazie di cuore va anche a loro, per il tempo dedicato a questa importante iniziativa e all’Associazione “I Bambini al Primo Posto” presieduta da Angelo Casali, partner del progetto.
“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”, sono le parole di Eleonora Betulla della medesima Associazione, che citando Gianni Rodari, dedica un pensiero all’importanza della promozione della lettura fin dalla tenera età.
DAL FORMAT NAZIONALE “IL DANNO DEL DONO"
Anno 2023 “IL CORPO CONTEMPORANEO”
I DISTURBI ALIMENTARI E LE CONSEGUENZE DI UNA PANDEMIA
VENERDI’ 17 FEBBRAIO 2023 ORE 17.00
SALA “DEA” OSPEDALE "SANTA MARIA DELLE CROCI" – RAVENNA
A cura di Associazione Dioscuri e Ausl Romagna
Il programma
Il format è composto da eventi culturali per sensibilizzare la cittadinanza sul disagio psicologico e sociale
ORE 17.00 APERTURA DEI LAVORI
Video Introduttivo - “Visioni” a cura di Claudio Giuli, fotografo
SALUTI DELLE AUTORITA'
Livia Molducci – Assessore politiche per l’infanzia, della famiglia e natalità, bilancio - Amministrazione Comunale di Ravenna
INTRODUCE E MODERA
Marinella Di Stani - Psichiatra (DSMDP AUSL Romagna, Presidente SIRIDAP e referente del Tavolo Regionale ER per i DCA)
Angela Proto - Psicologa, Psicoterapeuta Ambulatorio Disturbi del Comportamento Alimentare degli adulti, UO CSM Ravenna in collaborazione con l'Associazione "Sulle ali delle menti" Ravenna
INTERVENTI
Francesca Rossi - Direttore Scientifico del Format "Il Danno del Dono", presidente Associazione Dioscuri
Cosetta Ricci - Referente AUSL Progetto "Scuole che promuovono salute" - Sanita' Pubblica
Giovanna Fabbri - Psicologa, Psicoterapeuta UONPIA, coordinatrice ambulatorio DCA Infanzia e Adolescenza - Ravenna
Loretta Biserna - Medico Pediatra-Nutrizionista, U.O. Pediatria di Ravenna
ORE 19.30 READING TEATRALE DI JURTA PRODUZIONI
"Invisibile"- quadri di una pandemia. Un reading teatrale in cui gli attori s'innescano eseguendo letture accompagnati da una "colonna sonora e video" per esprimere i vissuti emotivi esperiti durante il primo lockdown della pandemia. Voci recitanti: Mario Sucich, Francesca Rossi, Andrea Sagni. Supporto video/musicale: Dario Parisini. Regia e drammaturgia: Francesca Rossi
“IL DANNO DEL DONO”
Il palinsesto distribuito in tutta Italia – con 20 date - è a cura della Dioscuri Associazione e nello specifico, che nel 2023 si dedicherà, insieme a tante istituzioni, associazioni e realtà impegnate nella cura e nell'assistenza, ad un ciclo di conferenze/spettacolo dedicato a “Il corpo del contemporaneo – i disturbi alimentari e le conseguenze di una pandemia”. Tale ciclo, è dedicato al disagio psicologico e sociale nell'era contemporanea, per sensibilizzazione cittadini e cittadine su temi e fenomeni attuali.
Il format comprende eventi culturali composti da diversi linguaggi - psicoanalisi, filosofia, sociologia, antropologia e poetica - e in questo caso, si parlerà dello smarrimento, distanziamento sociale, angoscia del contagio e di morte con le conseguenze che viviamo in questo momento sia sul piano psicologico, emotivo e relazionale, facendo emergere l'aumento dei casi di disagio mentale e disturbi alimentari.
Al termine di ogni conferenza, sarà realizzato un reading teatrale "INVISIBILE" - quadri di una pandemia (tranne a Roma e Napoli in cui ci sarà lo spettacolo "Virus") a cura di Jurta Produzioni con Mario Sucich e Francesca Rossi di cui regia e drammaturgia; supporto audio/video: Dario Parisini a cui è dedicato il Format (attore di Pupi Avati, chitarrista per Franco Battiato, "CCCP" e "Massimo Volume"; fondatore, compositore e chitarrista della band "Disciplinatha" e "Dish Is Nein"). Il progetto si realizzerà anche nelle scuole di Bologna e Ravenna.
Il ciclo di incontri è partito da Bologna. Si ringraziano i numerosi patrocini e il contributo della Fondazione Del Monte su Bologna e Ravenna.
Info e contatti: dioscuriproduzioni@gmail.com marzaduri.katia@gmail.com - 340 4719020 - 393 9116236
Associazione Dioscuri www.francescarossi.it
profilo Facebook - Youtube "IL DANNO DEL DONO"
Un semplice esame del sangue che può fare la differenza. Perché l’epatite C è un’infezione potenzialmente pericolosa: chi la sviluppa in forma cronica nella maggior parte dei casi non presenta alcun sintomo o solo sintomi generali, come depressione e stanchezza. Ma c’è un modo per individuarla: fare lo screening gratuito, che la Regione conferma per tutto il 2023.
La campagna di prevenzione, avviata a inizio 2022 e che in Emilia-Romagna coinvolge oltre 1 milione 300mila cittadini (esattamente 1.342.445), è rivolta a tutti i nati dal 1969 al 1989 iscritti all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti - STP), alle persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD) indipendentemente dall’anno di nascita e dalla nazionalità, e ai detenuti in carcere, anche in questo caso indipendentemente da età e Paese di provenienza: un target stato stabilito a livello nazionale.
E grazie a questa campagna in regione lo scorso anno (al 31/12/2022) tra le 240.179 persone che si sono sottoposte al prelievo ematico di screening, è stato possibile intercettare 386 positivi (0,16%) al test di conferma, quello che fa seguito al primo esame se risultato positivo: cittadini che, se non avessero aderito alla campagna, non avrebbero scoperto di avere contratto il virus dell’HCV, nè effettuato la visita specialistica conseguente, e neppure iniziato il trattamento terapeutico.
“Parliamo di persone inconsapevoli di avere l’epatite C, che grazie alla scelta di aderire allo screening hanno potuto ricevere diagnosi e cura- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Continuiamo ad investire nella prevenzione e ad invitare tutti coloro che rientrano in questo target a fare l’esame, che permette di far emergere il cosiddetto ‘sommerso’: per ora ha risposto positivamente all’invito circa il 18% dei cittadini, confidiamo in un’accelerazione delle adesioni. Si tratta di un semplice esame del sangue, che viene eseguito senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento del ticket: un piccolo sforzo che può fare la differenza per avere una diagnosi precoce, essere curati e scongiurare così le complicazioni di una malattia epatica avanzata”.
“C devi pensare”: la campagna di comunicazione
Per questo prosegue anche la campagna di comunicazione del Servizio sanitario regionale “C devi pensare”, che offre informazioni preziose su cos’è l’epatite C: un'infezione pericolosa, perché molte persone infettate sviluppano una malattia epatica cronica, che può evolvere in forme molto gravi e progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato; l’importanza dello screening, che è l’unico modo per individuarla perché la maggior parte di chi ha epatite C cronica non presenta alcun sintomo o solo sintomi generali come stanchezza cronica e depressione; la terapia antivirale disponibile, semplice da assumere, sicura ed efficace (il 95% dei pazienti trattati guarisce completamente eliminando l’infezione); e l’adozione delle misure igieniche volte ad evitare il contatto con sangue contaminato, che attualmente è l’unica forma di prevenzione poiché non esiste un vaccino. D
Partecipare allo screening è facile
L’invito ai cittadini destinatari dell’iniziativa (cittadini nati dal 1969 al 1989), avviene tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e l’invio di un sms in cui viene descritta
la modalità di accesso alla prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso). La prenotazione può essere effettuata attraverso Fse, sportello Cup, Cup Web e App Er Salute, senza bisogno di prescrizione su ricetta e senza pagamento ticket. La proposta di adesione allo screening può avvenire anche in occasione di esami ematici già prescritti per altri motivi, durante l’effettuazione del prelievo.
Sul campione ematico viene effettuato un primo esame sierologico, ed eventualmente i successivi approfondimenti necessari. Il cittadino riceve sul Fse l’esito dello screening se negativo; in caso di esito positivo, viene preso in carico dal centro specialistico di riferimento individuato dall’Azienda sanitaria, che lo contatta e fissa la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket).
I SerD, dal canto loro, continueranno l’attività già in corso per la ricerca di HCV nei soggetti che seguono, di qualunque età siano. In caso di esito positivo viene garantito, da parte del medico SerD, l’invio del paziente a una visita specialistica e il follow up del trattamento. Anche all’interno degli istituti penitenziari proseguirà l’attività di screening per HCV già in corso, e la presa in carico specialistica per i casi risultati positivi.
Tutte le informazioni sono disponibili sulla landing-page della campagna di comunicazione www.screeningepatitec.it
Bilancio primo anno di sperimentazione: i numeri in Emilia-Romagna
In totale sono 1.342.445 i cittadini destinatari dello screening in Emilia-Romagna, nelle tre categorie previste: 1.322.780 nati tra il 1969 e il 1989), 16.258 seguiti dai SerD e 3.407 detenuti. 240.179 quelli che hanno effettuato il test di screening nel 2022, equivalente al 17,9% (dati al 31/12/22); di questi 2.215 sono risultati positivi (0,92%), e per 386 (0,16% di quanti hanno effettuato lo screening) la positività è stata confermata dal successivo test. 354 sono stati inviati ai centri di cura specialistici e 219 hanno iniziato il trattamento terapeutico.