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Articoli filtrati per data: Luglio 2023

La coppia di candelabri fa parte del monumento funebre commissionato all’artista dalla contessa Maria Bertoccini a perenne memoria del marito Pietro Roverella e del suo lascito testamentario che con statuto del 20 luglio del 1904 fu retta ad “opera Pia Roverella”.

I due candelabri in bronzo erano posti all’ingresso del complesso architettonico della cella funeraria. Pochi giorni prima dall’avvio al cimitero di Cesena il gruppo scultoreo fu esposto dall’artista nel suo studio di Bologna .

I due manufatti, fusi presso la ditta Bastianelli di Roma, sono ricchi di minuziosi rimandi simbolici incentrati sull’albero della vita.

Tullo Golfarelli, figlio dell’orafo Enrico, apprese le tecniche dell’incisione e della lavorazione dei metalli nella bottega di famiglia perfezionandola frequentando la bottega dello scultore orafo P. Gagliardi a Roma nel 1878.

A fine anni ottanta dell’Ottocento entrò in contatto con l’ambiente culturale bolognese, dove nel 1893 aprì lo studio inizialmente a palazzo Bentivoglio per trasferirlo in seguito in via degli Angeli n.20.

L’artista fu prevalentemente scultore ma anche appassionato bozzettista e disegnatore.

Curiosità

Anche Golfarelli, su indicazioni del Pascoli, si cimentò nell’arte dell’illustrazione della Divina Commedia.

L’opera è stata in mostra fino al 16 aprile 2023 al Palazzo Rasponi dalle Teste - Ravenna

Bibliografia:

Sonia Muzzarelli in La Cura attraverso l’Arte. Opere dal Patrimonio storico e artistico Ausl Romagna, catalogo della mostra, Ravenna Palazzo Rasponi dalle Teste, Fp Edizioni; aprile 2023

Sonia Muzzarelli, La Cura attraverso l’Arte: piccole guide di storia e opere del patrimonio artistico della Romagna, Ausl della Romagna, centro stampa di Cesena, dicembre 2020- patrimoniostoricoeartistico@auslromagna.it

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Mercoledì, 12 Luglio 2023 17:06

Donazione di organi all'Ospedale di Riccione

Nei giorni scorsi all'Ospedale Ceccarini di Riccione è stata realizzata per la prima volta una donazione di organi .
E' stato effettuato un prelievo di fegato da un paziente in morte encefalica che, in vita, aveva espresso volontà favorevole alla donazione di organi e tessuti .Il fegato prelevato è stato trapiantato con successo. .
Il percorso donativo si è svolto presso l' Ospedale di Riccione con grande impegno ed estrema professionalità di tutti gli operatori coinvolti .
"Il Coordinamento Ospedaliero Procurement all'Ospedale Ceccarini di Riccione è una realtà di recente istituzione che, fino ad ora, si era occupato solo di donazione di cornee- spiega la Direzione di Presidio- Con l'effettuazione di un Accertamento di Morte secondo i criteri neurologici e la successiva donazione di organo, si e’ potuto sperimentare sul campo un esempio di elevato standard organizzativo e qualitativo che il Sistema Sanitario Regionale e l ‘Ausl Romagna nello specifico possono offrire .Il percorso donativo e’ un tipico obiettivo di squadra, che richiede grande collaborazione e timing di azioni temporalmente successive fra loro oltre a rappresentare un atto di generosita’, speranza e solidarietà per l'intera comunità civile .Alla famiglia esprimiamo profonda gratitudine e riconoscenza ."

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Nuove soluzioni tecnologiche, maggiori capacità di manovra, estensione dell’operatività e investimenti sulla formazione del personale. Il servizio di elisoccorso dell’Emilia-Romagna diventa sempre più innovativo, pronto a intervenire anche nelle situazioni più difficili e ad offrire soccorso tempestivo h24, soprattutto in estate.

É partito a inizio luglio il nuovo modello operativo voluto dalla Regione nell’ambito del piano di riforma del sistema di emergenza urgenza, che ha nel rafforzamento del 118 uno dei suoi punti di forza. Con un’esperienza trentennale che ha visto nascere questo servizio proprio in Emilia-Romagna, ora la struttura fa un altro passo avanti in termini di innovazione e qualità, per affrontare, anche alla luce dell’esperienza della pandemia, le esigenze della popolazione in termini di emergenza ed urgenza pre-ospedaliera.

Confermata la presenza di almeno un elicottero sempre operativo nelle 24 ore (con base all’ospedale Maggiore di Bologna), dotato di sistemi di visione notturna (operazioni NVIS) in grado di raggiungere anche di notte siti non appositamente preparati; introdotta, presso le due basi di Parma e Ravenna, un’estensione dell’arco temporale di operatività, che soprattutto nel periodo estivo, quando si registrano sistematicamente i picchi di richieste di intervento, consentirà di disporre del servizio dalle prime luci dell’alba fino al tramonto. Non solo, perché raddoppiano - passando da uno a due (Pavullo nel Frignano e Ravenna) sui quattro operativi in Emilia-Romagna - gli elicotteri dotati di sistema di verricello di soccorso, che assicura la possibilità di rilasciare il team sanitario e di recuperare gli infortunati anche in luoghi impervi, dove non è possibile l’atterraggio del mezzo (operazioni HHO).

Tutte le novità del servizio regionale di elisoccorso, che è passato da 88.162 minuti di volo nel 2013 a 117.988 minuti nel 2022, sono state presentate in conferenza stampa oggi all’ospedale Maggiore di Bologna, dove ha base uno dei quattro elicotteri in servizio in Emilia-Romagna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e dal coordinatore della rete regionale dell’emergenza 118, Antonio Pastori. E sono già 1.031 i servizi di emergenza in elisoccorso effettuati dal 1^ gennaio al 30 giugno 2023.

“L’efficacia e l’efficienza di una rete complessa come quella del 118 dipendono dalla sua capacità di adattare il modello organizzativo alle sollecitazioni che provengono dall’esterno, come anche la pandemia ha confermato- ha sottolineato Donini-. In Emilia-Romagna la capacità di innovare la rete dei servizi si è sempre coniugata con la volontà di mettere al centro il bisogno di salute dei cittadini: è qui, nella nostra regione, che sono state messe le basi per la nascita del numero unico di soccorso nazionale 118, siamo stati i primi ad investire nell’elisoccorso nel 1986 e i primi ad avere una centrale operativa completamente informatizzata nel 1992”.

“Ora, nell’ambito della più ampia riforma della Rete dell’emergenza urgenza - ha ricordato Donini - facciamo fare un ulteriore salto di qualità, in termini di tecnologie, operatività e personale, alla rete del 118, che già colloca l’Emilia-Romagna ai vertici in Italia per capacità operativa”.

Come cambia il 118

Una delle novità riguarda il potenziamento della funzione di medico di centrale operativa 118, connesso con i mezzi di soccorso e la rete ospedaliera attraverso strumenti di telemedicina in grado di supportare le scelte su quadri clinici critici, fornire indicazioni sull’avvio o sulla sospensione dei trattamenti, validare specifici protocolli o percorsi clinico assistenziali, supportare gli interventi di maxiemergenza, orientare e collaborare con le risorse e le équipe dei diversi nodi della rete pre e intraospedaliera e, più in generale, partecipare al governo clinico del sistema di emergenza.

Inoltre, è previsto lo sviluppo delle clinical competence specifiche per funzioni e ruoli dei professionisti sanitari nell’area emergenza urgenza grazie a iniziative di formazione, anche ricorrendo a setting di simulazione avanzata.

Il Numero Unico Europeo per le emergenze 112

Di questa riorganizzazione del 118 fa parte anche l’attivazione, nei prossimi mesi, del numero unico europeo per le emergenze 112. In particolare, in Emilia-Romagna saranno attivate due Centrali Uniche di Risposta (CUR), rispettivamente a Bologna e Parma, collocate nelle immediate vicinanze delle Centrali 118 Emilia Est ed Emilia Ovest, per garantire l’integrazione delle rispettive funzioni.

Grazie al finanziamento erogato dalla Regione di oltre 7 milioni di euro sono state costruite strutture antisismiche dotate ognuna di 25 postazioni di lavoro, sala maxiemergenza ed idonei spazi attrezzati per ospitare tecnologie, uffici e servizi. Saranno inoltre presenti nelle sale video-wall informativi per il controllo dell’evoluzione del quadro emergenziale.

L’intero sistema è strutturato secondo logiche di disaster recovery che riguardano la continuità tecnologica, informatica e telecomunicativa - includendo anche le infrastrutture - e di Business Continuity, che interessano l’intera funzionalità del servizio compresi gli aspetti organizzativi, logistici e comunicativi

L’ introduzione del NUE 112 permette, inoltre, di ridurre i tempi complessivi di intervento in tutte quelle situazioni complesse in cui per soccorrere le persone coinvolte è necessario l’intervento tempestivo e contemporaneo non solo del 118, ma dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Odine. Infatti è prevista la possibilità di inviare la scheda contatto in tempo reale alle centrali operative cointeressate alla gestione dell’emergenza permettendo quindi al soccorso sanitario di intervenire in sicurezza in tempi più rapidi.

Successivamente, invece, sarà attivato il Numero Europeo Armonizzato NEA 116117, servizio telefonico gratuito alla popolazione attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per tutte le prestazioni sanitarie e sociosanitarie a bassa intensità assistenziale che, altrimenti in questa fase, gravano prevalentemente sul sistema di emergenza territoriale 118 e sulla rete dei Pronto soccorso.

 

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La strumentazione di ultima generazione, acquistata grazie alla partecipazione di EcoEridania al progetto “Un ecotomografo per la prevenzione forlivese”, contribuirà a diagnosi sempre più precoci.

Questa mattina, presso l’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, la Fondazione EcoEridania Insuperabili, in collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo, ha consegnato al reparto di Prevenzione Oncologica diretto dal dott. Fabio Falcini un ecotomografo di ultima generazione che contribuirà a garantire diagnosi sempre più precise e precoci ai cittadini del territorio che afferiscono alla struttura.

L’apparecchio è stato acquistato dalla no-profit fondata nel 1979 dal prof. Dino Amadori grazie a una donazione di 31.343 euro da parte della Fondazione EcoEridania Insuperabili per sostenere il progetto “Un ecotomografo di ultima generazione per la prevenzione forlivese”, ed è stato consegnato alla presenza del Presidente del Gruppo EcoEridania, Andrea Giustini, del Presidente Essere Spa, Giorgio Damonte, insieme al Dott. Fabio Falcini, Direttore della Prevenzione Oncologica di Forlì e Cesena, e al Dott. Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale dello IOR.

 Già nel 2022 la collaborazione in essere tra Fondazione EcoEridania Insuperabili e Istituto Oncologico Romagnolo a beneficio dei pazienti del territorio aveva portato all’acquisto di un Paxman Scalp Cooler, il casco refrigerante che permette a chi si sottopone a chemioterapia di avere una speranza in più di evitare la caduta dei capelli, a beneficio del Day Hospital di Oncologia Medica dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì: una donazione resa possibile grazie al successo dell’iniziativa di crowdfunding dell’Istituto Oncologico Romagnolo “A Testa Alta”, cui aveva contribuito EcoEridania, insieme a donatori privati e altre aziende del territorio.

Andrea Giustini, Presidente del Gruppo EcoEridania: “Siamo molto orgogliosi e felici di poter donare questo ecotomografo al reparto di Prevenzione Oncologica di Forlì, dando così il nostro contributo alla diagnosi precoce e al benessere della popolazione territoriale. La nostra Fondazione ha infatti l’obiettivo specifico di agire concretamente per sostenere progetti di beneficenza come quello connesso alla prevenzione forlivese, finanziando la ricerca e attivandosi con progetti formativi e interventi specifici legati ai critical needs”.

“Il Gruppo EcoEridania è onorato di aver potuto partecipare a questa iniziativa volta a sostenere prevenzione e diagnosi. A nostro avviso, la donazione di uno strumento fondamentale come quello che abbiamo consegnato oggi rappresenta un risultato molto importante per tutti, che concretizza inoltre i nostri impegni di responsabilità sociale”, ha chiosato Giorgio Damonte, Presidente Essere Spa – Gruppo EcoEridania.

“L’amicizia che ci lega a Fondazione EcoEridania e ai suoi vertici rappresenta il classico esempio di come la collaborazione tra mondo privato e mondo associazionistico possa dare origine a progetti virtuosi di cui beneficia l’intero territorio. Nel 2022, nell’ambito della campagna “A Testa Alta”, ci siamo presi cura del benessere emotivo e psicologico del paziente oncologico che non vuole aggiungere al carico emotivo di una diagnosi di cancro l’ulteriore peso della calvizie: un problema specialmente sentito nel mondo femminile tanto che il momento della perdita dei capelli, spesso inevitabile, è vissuto con maggior timore della diagnosi stessa. Oggi consegniamo ad un reparto d’eccellenza come quello diretto dal dott. Fabio Falcini una strumentazione in grado di evidenziare anche la più piccola lesione: in questo modo possiamo garantire maggiori probabilità di guarigione con terapie meno invasive ed impattanti. Il mio ringraziamento verso Fondazione EcoEridania è quindi in realtà quello dei tanti cittadini romagnoli che beneficeranno concretamente di questa donazione”, ha aggiunto Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR.

Al termine della cerimonia la chiosa del dott. Francesco Sintoni, Direttore del Distretto Sanitario di Forlì e Cesena. “A nome della Direzione dell’Azienda USL ringrazio di cuore Fondazione EcoEridania e Istituto Oncologico Romagnolo per questa importante donazione, che andrà ad implementare i servizi di diagnostica del reparto di Prevenzione Oncologica, arricchendo in questo senso l’offerta per la cittadinanza di Forlì”.

 

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Donati mille euro alla Chirurgia Pediatrica di Rimini dal Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ODV – ANC di Rimini.

Questa mattina il reparto di Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Rimini ha ricevuto, da una delegazione del Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ODV – ANC di Rimini, la donazione di 1000 euro.
La donazione è stata consegnata dal Presidente del Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ODV Giampaolo Lira e alcuni rappresentanti, al Direttore della Chirurgia Pediatrica della Romagna, Dott. Vincenzo Domenichelli.
“Esprimo gratitudine per il sostegno che il Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ODV – ANC di Rimini, ha scelto di dare all’Ospedale di Rimini e in particolare alla Chirurgia Pediatrica per supportare la formazione e la ricerca. Il supporto e l’affiancamento della società civile e dei privati è molto importante al fine di continuare ad assicurare un elevato livello della qualità delle cure”. Sono le parole di ringraziamento del direttore, dott. Domenichelli - in un contesto economico davvero complicato, in cui è particolarmente importante avere a disposizione risorse per fare fronte ai bisogni infiniti, in particolare per un’azienda sanitaria di grandissime dimensioni come quelle della Romagna.
“Per noi del Nucleo di Volontariato e Protezione Civile ODV sono strumenti per sostenere le comunità in cui operiamo, oltre alle svariate attività a titolo di volontariato che svolgiamo sul campo, tra cui l’attività di soccorso delle popolazioni colpite da terremoto, l’ attività di antincendio boschivo, l’attività che abbiamo svolto nel corso dell’emergenza sanitaria o in caso di calamità idrogeologiche ” - ha dichiarato il presidente Giampaolo Lira, - “Essere vicini alle Comunità in cui operiamo è parte del DNA del Nucleo e lo facciamo con gesti concreti e ogni anno ci impegniamo a destinare una quota dei nostri introiti in donazione e quest’anno siamo contenti di supportare la chirurgia pediatrica di Rimini.”

 

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L’Azienda USL della Romagna cerca undici operatori volontari per la partecipazione ai progetti di servizio civile regionale 2023 . Scadenza per la presentazione delle domande: 23 luglio 2023.

I progetti, di durata massima di 11 mesi e con avvio previsto ad ottobre 2023, prevedono:

  • Impegno orario di 25 ore settimanali distribuite su 5 giorni
  • € 444,30 di compenso mensile
  • Accesso gratuito alle mense aziendali

Possono partecipare alla selezione i giovani che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventinovesimo anno di età (29 anni e 364 giorni), che intendano mettersi in gioco e vivere una esperienza di cittadinanza attiva al servizio del proprio territorio ed intraprendere un percorso di crescita umana e professionale.

L’Azienda USL della Romagna ha aderito a due co-progetti che propongono attività di sostegno e informazione alla cittadinanza per favorire l’accesso ai servizi ed inclusione nel tessuto socio culturale del territorio di persone che, per vari motivi, vivono in condizioni di disagio.

 

Provincia di Forlì- Cesena e Ravenna, progetto “ROMAGNA IN RETE” per il quale sono disponibili sei posti nelle sedi dell’Azienda USL della Romagna:

  • Ufficio Relazioni con il Pubblico, Via Carlo Forlanini 34 – Forlì;
  • Ufficio Relazioni con il Pubblico, Viale Giovanni Ghirotti 286 – Cesena;
  • Ufficio Relazioni con il Pubblico, Via Alberto Missiroli 10 – Ravenna

Provincia di Rimini, progetto “COMUNITÀ CONSAPEVOLI E SOLIDALI” per il quale sono disponibili cinque posti nelle sedi dell’Azienda USL della Romagna:

  • Ufficio Relazioni con il Pubblico, Viale Luigi Settembrini 2 – Rimini.
  • Centro Dipendenze Alcol Fumo, Viale Luigi Settembrini 2 – Rimini

Per informazioni sui progetti e modalità di presentazione delle candidature è possibile consultare le pagine internet dedicate al Servizio Civile :  https://www.auslromagna.it/comunita/servizio-civile-universale#co-progetto-comunita-consapevoli-e-solidali, oppure contattare Alessandro Mariani D’Altri, tel. 0547 394372, e-mail: alessandro.marianidaltri@auslromagna.it

 

 

 

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L’Azienda USL della Romagna informa che il  monitoraggio avviato  sulle richieste pervenute dalla cittadinanza della provincia di Forlì - Cesena e di Ravenna, in relazione all'utilizzo della linea telefonica dedicata all'emergenza alluvione, evidenzia una importante riduzione delle chiamate nella fascia serale e nelle giornate festive. Si procede pertanto ad una  ridefinizione del  servizio in un'unica fascia oraria più consona alle esigenze, anche nel rispetto dei cittadini che hanno ripreso la propria attività professionale.

 

FORLI' - CESENA

La linea telefonica 331 7487610, dedicata al supporto psicologico dell’Emergenza Alluvione per l’ Ambito Forli’-Cesena, è attiva dalle ore 12:00 alle ore 15:00, dal lunedì al venerdì

 

RAVENNA

A partire da lunedì 10/07/2023 la linea telefonica 338 1055333 sarà attiva dalle ore 12:00 alle ore 15:00 dal lunedì al venerdì.

 

 

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Non si ferma la solidarietà della società civile a sostegno dell’Ospedale Infermi di Rimini. E così una nuova donazione va ad implementare ed innovare il parco tecnologico già all’avanguardia, dell’ospedale.

Si è tenuta questa mattina presso l’Ospedale la cerimonia di consegna e ringraziamento per la donazione di un ecografo di alta fascia, al Blocco Operatorio dell’Ospedale Infermi di Rimini.
Si tratta di un Ecografo di ultima generazione, di altissimo valore tecnico-clinico ed economico, specifico per l’approccio intraoperatorio con sonde per la chirurgia open, laparoscopica e flexibility per la navigazione robotica.
L’ecografo sarà utilizzato dalle diverse Unità Operative Chirurgiche, Medici Intensivisti Anestesisti, Medici Radiologi Interventisti ed Epatologi Interventisti per la diagnosi e soprattutto il trattamento delle neoplasie degli organi parenchimatosi (fegato/pancreas/rene/polmoni…), in quanto la navigazione intraoperatoria è necessaria per la moderna chirurgia di precisione, mininvasiva e robotica.
Il prezioso strumento è stato acquistato grazie ad una donazione privata, a donazioni modali tra cui quella di Hotel Villa Rosa Riviera Rimini e al contributo dell'Associazione Oltre la Ricerca ODV, che si occupa in particolare di sensibilizzazione e aiuto a Pazienti affetti da Tumore del Pancreas, molto attiva sul territorio e impegnata a livello nazionale.
Volontà della Donatrice Principale (una paziente curata per tumore pancreatico 8 anni fa, che si può considerare guarita) e dell’Associazione insieme agli altri Donatori, è quella di dotare l’ospedale e gli Operatori Sanitari di Tecnologia avanzata, che possa rappresentare un valore aggiunto nella Cura dei Pazienti, per continuare ad assicurare una elevata qualità assistenziale.

Alla cerimonia, molto partecipata, sono intervenuti, oltre al Direttore del distretto Socio sanitario Mirco Tamagnini e a Francesca Raggi, direttrice dell’ospedale, Cristina Fabbri, Direttrice infermieristica e tecnica, Elisabetta Montesi Direttrice Fundaraising e molti direttori e professionisti ospedalieri dei dipartimenti e delle Unità operative del nosocomio riminese, trasversalmente interessate dall’utilizzo dell’ecografo. Erano presenti tra gli altri, Vincenzo Domenichelli, Enrico Cavagna, Emiliano Gamberini, Luca Garulli, Luigi Veneroni.
L’incontro si è aperto con i saluti e i ringraziamenti della Direttrice del Presidio Francesca Raggi, rivolti alle Associazioni, alla comunità e alla società civile, per il contributo importante, che rappresenta attestazione della leadership dei professionisti che lavorano all’interno dell’Ospedale Infermi, a cui è riconosciuta un’altissima fiducia.
“E’ un momento di festa da ricordare e celebrare, per sottolineare il lavoro fatto dai professionisti nei confronti dei pazienti - sono le parole del Dott. Garulli - che generosamente riconoscono questo lavoro e generosamente si prodigano per compensare i bisogni tecnologici che sono necessari per svolgere al meglio il lavoro. Pertanto il ringraziamento va a tutte le persone che hanno dato il loro contributo per rendere possibile questa donazione”.
Francesca Gabellini, Presidente dell’Associazione “Oltre la Ricerca” è poi intervenuta sottolineando che “la volontà dell’Associazione e della donatrice privata, è stata quella di fornire una tecnologia avanzata che possa rappresentare un plus nella cura dei pazienti e che renda concreto quel principio che vuole la qualità di cura vicina alla prossimità di cura.
L’apparecchiatura donata racchiude il concetto di multidisciplinarietà e dono condiviso ed è il simbolo del lavoro “comune” per arrivare all’obiettivo della miglior cura del paziente”.
Dopo un commovente intervento di una paziente affetta da patologia tumorale che ha voluto lasciare una testimonianza della sua personale esperienza positiva che le ha consentito la guarigione grazie alle cure ricevute dai professionisti dell’Infermi, è intervenuto il Dott. luigi Veneroni per un ringraziamento alla donatrice anonima, che con il suo gesto filantropico consentirà ad altri pazienti di usufruire di una strumentazione davvero all’avanguardia.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento dell’Assessore Kristian Gianfreda che ringrazia per questo esempio di società civile che costituisce una delle parti migliori della città e infine con la benedizione del Vescovo a tutti i partecipanti.

 

 

 

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Al Centro Diurno La Meridiana’ (Via Cerchia Sant’Egidio 2621 Cesena) prosegue la rassegna letteraria gratuita “Estate al Parco – Oltre il Giardino”. Domenica 9 luglio alle ore 20.30 andrà in scenaIdentità Rubate’. Poesie, maschere e monologhi sulla costruzione dell'identità’ scritto e interpretato da Riccardo Pieri, con la regia di Giulia Baldassarri.

L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Forlì-Cesena, in collaborazione con la cooperativa Il Mandorlo e con il patrocinio del Comune di Cesena, dell’Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna e il quartiere Cervese Sud, nell’ambito del progetto di sviluppo ambientale e di utilità sociale ‘Oltre il Giardino’, che ha tra i suoi obiettivi l’inclusione dei pazienti in riabilitazione, ospiti del Centro diurno.

La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti. Durante la serata verranno raccolti fondi per sostenere attività e nuovi progetti riabilitativi del Centro Diurno.

La rassegna si chiuderà lunedì 17 Luglio alle ore 20.30 con la presentazione del libro "Non Esisto" di Alberto Schiavone (Edizioni Clichy). Sarà presente l'autore che dialogherà con dott.ssa Maria Signorini, psicologa UO. Dipendenze patologiche Forlì-Cesena.

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Al recente Congresso Mondiale di Medicina Perinatale svoltosi a Milano il Dr Patrizio Antonazzo, direttore dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Bufalini di Cesena, è stato premiato con il ‘Best Oral Communications’ per il modello organizzativo che consente durante il parto cesareo programmato l’ingresso del papà in sala operatoria e il contatto pelle a pelle mamma neonato, proprio come avviene nel parto spontaneo. “Durante un parto vaginale la mamma non è mai sola, spiega il Dr Antonazzo, l'ambiente è caratterizzato da luci soffuse, musica, il contatto pelle a pelle è fortemente sostenuto perché si tratta di un momento fondamentale per lo sviluppo futuro del bambino. Al contrario, durante un taglio cesareo, di per sé meno "naturale", la mamma è sola, il bambino nasce sotto le lampade scialitiche, tra sconosciuti. Ci siamo resi conto che è fondamentale dare le stesse opportunità alla famiglia anche in sala operatoria. Grazie alla collaborazione di ostetriche, pediatri e anestesisti abbiamo sviluppato un modello organizzativo che, con la massima attenzione alla salvaguardia di tutti i necessari standard di sicurezza, permette sia la presenza del padre in sala operatoria, rendendo la mamma più tranquilla, sia di sostenere il primo contatto tra mamma e bambino durante il taglio cesareo, mettendo in primo piano le esigenze della neofamiglia”.

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