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Costanza Senni

Articoli inseriti da Costanza Senni

Venerdì 29 e sabato 30 settembre si svolgerà al Pala de Andrè di Ravenna il 1° ConvegnoScuole che promuovono salute in Romagna – Le scuole come presidio di prevenzione sul territorio”, rivolto a tutte le scuole della Romagna e aperto a docenti, dirigenti scolastici, studenti, genitori, Amministrazioni Comunali, Associazioni ed Enti che si occupano continuativamente di politiche educative.

Si renderà pubblico il grande lavoro di 'costruzione' della Rete in questo primo anno in Romagna: sarà una occasione di condivisione e confronto delle esperienze delle comunità scolastiche di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini; con le scuole interverranno autorità, professionisti della salute ed esperti.

Il convegno sarà aperto dalla Direttrice sanitaria dell’AUSL Romagna dott.ssa Francesca Bravi e del Sindaco di Ravenna Michele De Pascale. Introdurranno il tema specifico gli Uffici Scolastici e i referenti regionali (dott.ssa Paola Angelini) e aziendali del Programma SPS. Le psicologhe Paola Marmocchi e Claudia Matini relazioneranno sul percorso formativo sulle life skills offerto dall’AUSL nell’ultimo anno scolastico ai docenti degli istituti comprensivi, mentre il prof Andrea Ceciliani dell’Università di Bologna, esperto di promozione dell’attività fisica, introdurrà il tema delle pause attive. Con riferimento agli eventi emergenziali di quest’anno, le Scuole, insieme alle reti sociali, sono anche elementi fondamentali per la resilienza di comunità: porteranno un contributo importante gli Psicologi dell’emergenza che hanno offerto supporto alla popolazione dopo l’alluvione e, nel pomeriggio, la Protezione Civile di Faenza. Uno spazio di rilievo sarà dedicato alla scuola dell’infanzia, col contributo delle dirigenti Pediatre dottoresse Antonella Brunelli e Gina Ancora e della dirigente del Comune di Ravenna, dott.ssa Laura Rossi.

La seconda giornata vedrà la presenza di importanti relatori di rilievo nazionale e regionale che interverranno su temi di estremo interesse: il prof Pier Cesare Rivoltella, fondatore del CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai media, all'Innovazione e alla tecnologia), la dott.ssa Mariateresa Paladino, referente per l’adolescenza della Regione Emilia Romagna, e il dott. Corrado Celata, Dirigente Welfare Regione Lombardia, nella Rete europea School for Health(SHE).

Concluderà la dott.ssa Raffaella Angelini, Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL della Romagna, che guida il programma ‘Scuole che promuovono salute’.

Info e programma nell'allegata locandina.

 

Centrale il lavoro di squadra: IRCCS con Ausl Romagna, Centro Riferimento Trapianti e Centro Nazionale Trapianti. Una procedura nuova, autorizzata da pochi mesi: solo cinque i centri a livello nazionale con le competenze per effettuarlo. L’utilizzo di un cuore prelevato da “donatore a cuore fermo” (DCD) apre prospettive per i pazienti in attesa. Il Sant’Orsola si conferma primo centro nazionale per numero di trapianti di cuore. La Regione Emilia Romagna grazie ad un modello unico in Italia fornisce quasi il 40% di tutti i donatori DCD nel Paese. L’Emilia-Romagna è, inoltre, la regione con il più alto numero di donatori utilizzati per milione di abitanti (49,7).

Anche un cuore che ha smesso di battere da venti minuti può salvare una vita. Lo rende possibile una procedura innovativa applicata dagli specialisti dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia diretta dal prof. Davide Pacini, assieme ai colleghi degli ospedali di Cesena e Ravenna.  L’intervento effettuato al Sant’Orsola, cosiddetto trapianto da “donatore a cuore fermo”, è il primo in Emilia-Romagna di questo genere e settimo in Italia. Al Sant’Orsola, solo da gennaio ad oggi, sono stati effettuati già 39 trapianti di cuore di cui 8 pediatrici. Così si conferma come primo centro nazionale per numero di trapianti per il 3° anno consecutivo.  È un traguardo possibile grazie alla collaborazione di una rete di professionisti e eccellenze emiliano-romagnole. Insieme al coordinamento e il supporto del Centro Nazionale Trapianti e Centro Riferimento Trapianti.

Un caso unico a livello nazionale

In Italia è la prima volta che una simile procedura viene eseguita in una struttura che non è sede di Cardiochirurgia. Gli specialisti della Cardiochirurgia dell’IRCCS, infatti, si sono recati all’ospedale di Santa Maria delle Croci a Ravenna e hanno prelevato il cuore con il supporto dell’ECMO Team dell'ospedale Bufalini di Cesena applicando una tecnica che consente di salvaguardare le funzionalità degli organi e facilitare la ripresa del cuore. Il trapianto dell’organo è stato poi effettuato presso l’IRCCS a Bologna.

Mettere in piedi un sistema in cui la squadra che preleva il cuore si sposta verso il donatore e non il contrario garantisce una replicabilità e performance migliori della procedura. Proprio grazie a questa competenza nel 2022 l’Emilia-Romagna è arrivata a quota 71 organi (tra rene, fegato e polmone): pari quasi al 40% del totale nazionale dei donatori DCD.

Il trapianto con “donatore a cuore fermo”

Il prelievo di un organo a scopo di trapianto viene sempre eseguito su un cadavere. La procedura si può però differenziare per le modalità di accertamento della morte del donatore: una attraverso criteri neurologici (comunemente conosciuta come “morte cerebrale” e caratterizzata per il prelievo degli organi a cuore battente), l’altra attraverso criteri cardiaci. Il secondo è il caso della donazione “a cuore fermo”. Per questa procedura la legge prevede, in Italia, un tempo di attesa e di osservazione prima del prelievo dell’organo di 20 minuti, contro i 5 minuti della maggior parte degli altri paesi europei.

La maggior parte dei trapianti è ancora oggi legata alle morti encefaliche, ma le donazioni “DCD” (Donazione dopo la “morte cardiaca” o a “cuore fermo”) per organi come i reni, il fegato o i polmoni crescono anno dopo anno. La procedura fino ad oggi invece non era mai stata effettuata per il cuore proprio perché un organo complesso e uno tra i più sensibili alla mancanza di ossigeno durante il periodo di arresto della circolazione sanguigna. Oggi invece le tecniche di riperfusione più all’avanguardia consentono finalmente di recuperare le funzionalità del cuore anche dopo i 20 minuti di arresto previsti per legge. Di conseguenza il Centro Nazionale Trapianti ha autorizzato la procedura e l’IRCCS si è iscritto nel ristretto gruppo di centri d’eccellenza che hanno le competenze per effettuare anche questo tipo di trapianto. Aumentando così le possibilità e le prospettive dei pazienti in attesa.

Trapianti in Emilia-Romagna: Il CRT esempio di collaborazione e organizzazione

È un caso unico che dimostra concretamente l’importanza di istituire strutture organizzative per coordinare attività tempo-dipendenti da cui dipendono le vite di tantissime e tantissimi pazienti. Il Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna rappresenta un modello pionieristico, primo esempio in Italia con una struttura dedicata a rendere più efficiente la collaborazione tra gli ospedali in tema di trapianti. Pochi anni dopo l’istituzione, infatti, è stato preso in esempio per la stesura della legge nazionale in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti (legge 91 del 1999).

È una struttura regionale operativa-gestionale con sede presso l’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola con l’obiettivo di far funzionare al meglio il percorso di donazione e trapianto di organi e tessuti, che in Emilia-Romagna è organizzato secondo il modello ‘Hub&Spoke’ e garantisce quindi il collegamento tra centri di alta specializzazione e gli ospedali del territorio con le sedi donative, i centri trapianto, le sedi delle banche di tessuti e cellule in rete tra loro. Il Centro fa anche riferimento al Ministero della Salute (Centro Nazionale Trapianti).

In 26 anni la rete ha prodotto oltre 5.700 segnalazioni di potenziali donatori, 3.200 dei quali divenuti poi effettivi dopo le verifiche del caso. Grazie alla loro generosità sono stati realizzati più di 730 trapianti di cuore, oltre 3.450 di fegato (44 dei quali da donatore vivente), più di 4.430 di rene (530 dei quali da donatore vivente), oltre un centinaio di polmone e una cinquantina di intestino. In totale il CRT ha garantito il corretto utilizzo di oltre 9.000 organi offrendo una nuova possibilità di vita a ben 8.288 persone.

Nonostante le inevitabili difficoltà nel 2020 il numero dei trapianti realizzati è rimasto stabile, mentre il 2021 si è chiuso con un nuovo record dei trapianti realizzati: 488. Quest’ultimo dato, poi, è ulteriormente migliorato nel 2022 con 516 trapianti (29 di cuore, 9 di polmone, 247 di fegato, 229 di rene e 2 di pancreas) e al momento la proiezione al 31 dicembre è di 578 trapianti. Negli ultimi due anni, inoltre, la percentuale di opposizione alla donazione, ha toccato il suo livello più basso: “appena” il 22%, rispetto al 30% della media nazionale, circa 12-16 punti percentuali in meno rispetto ai primi anni 2000. L’Emilia-Romagna è, inoltre, la regione con il più alto numero di donatori utilizzati per milione di abitanti (49,7).

Numeri che hanno un impatto decisivo sulla vita dei riceventi e che non sarebbero possibili senza l’essenziale contributo e generosità delle famiglie dei donatori.  A loro va il più sentito ringraziamento.

“Saper cogliere in tempi rapidi ogni innovazione in grado di migliorare ulteriormente l'attività dei nostri professionisti sanitari è uno degli obiettivi principali della sanità dell'Emilia-Romagna, e oggi ne abbiamo una conferma. – commenta Raffaele Donini, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna – Il mio ringraziamento va a tutti i professionisti che hanno garantito questo risultato e che mette la nostra sanità nelle condizioni di assicurare ai cittadini una risposta ancora più efficace in un contesto complesso come quello dei trapianti”.

“Un traguardo importante per tutta la rete trapiantologica regionale, che si dimostra ancora una volta capace di eseguire con successo procedure complesse e dal carattere altamente innovativo – afferma Chiara Gibertoni, Direttore Generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – L’IRCCS rappresenta un punto di riferimento di questo sistema, sia grazie all’eccellenza dei professionisti che grazie a strutture e tecnologie a disposizione dell’equipe. Un livello che ci impegniamo a migliorare costantemente per garantire risposte, cure e soluzioni sempre più ampie e differenziate ai nostri pazienti”.

“L’Ateneo si congratula per questo importante risultato conseguito dall’equipe dei professionisti dell’Unità Operativa a direzione universitaria di Cardiochirurgia del Policlinico di Bologna in collaborazione con i colleghi dell’AUSL della Romagna nelle sedi di Ravenna e Cesena. - afferma Giovanni Molari, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna - È anche la riprova della lungimiranza di una strategia che ha portato l’Università e queste due Aziende sanitarie, su cui insistono le attività assistenziali dei corsi di Medicina e Chirurgia, a perfezionare un modello di programmazione congiunta in grado di potenziare le attività di ricerca. Presupposto necessario per realizzare interventi innovativi di questa complessità e di formazione che consentono di trasferire ad altri queste capacità”.

“Il traguardo raggiunto non esisterebbe senza la generosità dei donatori - affermano  Marina Terzitta (Direttore Anestesia e Rianimazione Ravenna), Andrea Nanni (Coordinatore Medico Aziendale Procurement Ausl Romagna ) e Alessandro Circelli (coordinatore Ecmo Team di Cesena)  - Un risultato importante, grazie al tenace lavoro di squadra che ha visto, nel corso degli anni, crescere in Ausl Romagna la possibilità di perseguire obiettivi sempre più ambiziosi con un unico costante interesse: il bene dei pazienti e l’esito della cura. Avere realizzato una donazione di cuore in un ospedale non sede di cardiochirurgia illumina la strada che insieme stiamo percorrendo” . 

La Cardiochirurgia dell’IRCCS diretta dal Prof. Davide Pacini

L’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola è l’unico ospedale a eseguire trapianti di cuore in Emilia-Romagna. Da gennaio ad oggi sono già stati effettuati 39 trapianti di cuore di cui 8 in pazienti pediatrici. Un numero da record, già superiore a quello dello scorso anno, che posiziona l’IRCCS come primo centro in Italia per numero di interventi per il terzo anno consecutivo. Non solo: quello del Sant’Orsola è stabilmente il centro che garantisce la più alta sopravvivenza post-intervento in Italia (80% dopo 5 anni, contro la media nazionale del 73%).L’IRCCS di Bologna, inoltre, è l’unico centro cardiologico-cardiochirurgico in Italia a vantare la possibilità di seguire il paziente dalla diagnosi prenatale a tutta l’età adulta garantendone una presa in carico totale durante l’intero arco di vita e offrendo a tutte le fasce di età l’opzione del trapianto e delle assistenze meccaniche.

 

L’Ausl della Romagna in prima linea nell’attività di prelievo di organi e tessuti a cuore fermo

In Ausl Romagna la donazione di organi a cuore fermo è una realtà consolidata nei quattro presidi ospedalieri polispecialistici di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. Dal primo prelievo effettuato all’ospedale Bufalini di Cesena nel 2016 si è via via passati a 21 prelievi a cuore fermo nel 2022, con un trend che si conferma anche nel 2023, con già 15 prelievi effettuati da inizio anno ad oggi. Anche le donazioni di tessuti a cuore fermo hanno visto un importante sviluppo con l’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, prima sede donativa della Regione per numero di prelievi realizzati nel 2022 (9) e nel 2023 con 8 prelievi effettuati ad oggi. Dal 2018 l’ospedale di Cesena è sede di riferimento per lo sviluppo del Programma di donazione organi a cuore fermo in Emilia Romagna; da allora ha collaborato e fornito supporto per l'avvio del percorso in 9 ospedali della Regione.

In allegato una scheda con l’elenco dei professionisti coinvolti.

In occasione della settimana del benessere e della promozione dei corretti stili di vita organizzata dalla Wellness Foundation, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL Romagna ambito di Forlì Cesena, in collaborazione con il Servizio di Medicina dello Sport e l'Istituto Comprensivo Valle Savio, e il patrocinio del Comune di Mercato Saraceno, organizza un corso di formazione gratuito per diventare ‘Walking Leader’, un conduttore di Gruppi di Cammino per la salute.

Un corso teorico – pratico che si articola in due giornate venerdì 22 settembre dalle ore 17 alle 18.40 e SABATO 23 SETTEMBRE dalle ore 9:00 alle 12.30 e si terrà presso la Scuola secondaria di primo grado "Filippo Zappi" via Giacomo Matteotti, 13, a Mercato Saraceno. Per iscriversi basta inviare una mail a promosalute.ce@auslromagna.it  . L'evento è aperto a tutta la cittadinanza, previa disponibilità di posti.

L’obiettivo è quello di formare persone con competenze e conoscenze adeguate nella conduzione di un gruppo di cammino. Nello specifico, il Walking Leader organizza le camminate: sceglie la durata, il percorso, si preoccupa della sicurezza e dell’integrità del gruppo, fa da “motivatore” e garantisce continuità dell’attività.

Il corso vedrà la partecipazione dei tecnici delle Attività Motorie, delle infermiere di Famiglia e di Comunità di San Piero in Bagno, della psicologa dell’U.O. Cure Primarie Forlì-Cesena e anche della Polizia Municipale.

Si tratta di un importante appuntamento organizzato nel Distretto Valle Savio nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione, per la promozione dell'attività fisica nelle comunità dell'Emilia-Romagna, in continuità con le esperienze accumulate con i precedenti piani della prevenzione, secondo un approccio life-course e agendo su diversi fattori che possono contribuire ad incrementare i livelli di attività fisica delle persone. Una delle azioni per il raggiungimento di questo scopo è rappresentato dai gruppi di cammino, che consentono alle persone di una comunità, o quartiere cittadino, di incontrarsi periodicamente e svolgere delle passeggiate nei dintorni, accompagnati da "walking leader".

Media, operatori sanitari ed esperti a confronto domani, giovedì 21 settembre, al Centro Servizi Ausl Romagna, a Cesena, dove è in programma il seminario di formazione per giornalisti “Comunicare la Sicurezza Stradale: giornalismo e sanità insieme per la prevenzione” organizzato dall’Azienda USL della Romagna con Regione Emilia, Ordine dei Giornalisti e la Fondazione Giornalisti dell’Emilia Romagna.

 Partendo delle iniziative di prevenzione degli incidenti stradali messe in campo da Ausl Romagna e dall’analisi del fenomeno attraverso la condivisione dei dati sull’incidentalità, con particolare riferimento al pre e post pandemia, il corso si propone di aprire un confronto sul tema, allo scopo di promuovere la cultura della Sicurezza stradale nella popolazione, considerato anche l’importante ruolo che gli organi d’informazione possono assumere nel sensibilizzare l’opinione pubblica in materia di prevenzione.

L’appuntamento - che rientra nel Piano regionale della prevenzione 2021-2025 ed è rivolto ai giornalisti (iscrizioni sulla piattaforma www.formazionegiornalisti.it) -  è dalle ore 9 alle 13, presso il Centro Servizi Ausl Romagna, in Piazza della Liberazione 60 – Edificio B, a Pievesestina di Cesena. 

Info e programma in allegato

Per favorire l’accesso agli ambulatori vaccinali e parlare insieme di alimentazione, fumo di sigaretta e attività fisica, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Forlì-Cesena ha organizzato i ‘Sabati della Prevenzione’, otto giornate in cui sarà possibile accedere agli ambulatori vaccinali per effettuare alcune vaccinazioni raccomandate (Pneumococco, Papilloma virus, morbillo e Herpes Zoster)  e partecipare anche ad incontri con professionisti esperti di promozione della salute e cambiamento di stili di vita a rischio.

A Cesena gli Ambulatori Vaccinali di Piazza Anna Magnani 146, saranno aperti dalle 9 alle 12, nelle giornate del 23 settembre, 21 ottobre, 18 novembre e 2 dicembre.

A Forlì gli Ambulatori Vaccinali presso la sede dell’Igiene Pubblica Via della Rocca 19 saranno aperti dalle ore 9 alle 12, nelle giornate del 30 settembre, 28 ottobre, 25 novembre e 16 dicembre

Sarà possibile accedere prenotando tramite Cup e Cuptel (800002255).

Gli ambulatori straordinari sono rivolti in particolare ai nati nel 1957 che non hanno ancora fatto la vaccinazione contro lo pneumococco, alle ragazze nate nel 1998 mai vaccinate per il papilloma virus (HPV), ai nati tra il 1980 e il 1989 non protetti contro il morbillo e ai nati nel 1958 invitati a vaccinarsi contro l’Herpes Zoster. Queste sono infatti le vaccinazioni per le quali sono in corso campagne attive di invito alla vaccinazione tramite SMS o messaggio su fascicolo sanitario elettronico.

Per il morbillo in particolare vaccinarsi è fondamentale per sé stessi e per la comunità: molti giovani adulti non sono protetti perché mai vaccinati o vaccinati con una sola dose di vaccino nell’infanzia. Il territorio della Romagna è periodicamente colpito da focolai di morbillo che coinvolgono soprattutto giovani adulti non protetti con il rischio di diffondere la malattia anche a persone fragili, non vaccinabili.Se una persona non ha avuto la malattia o non ha fatto due dosi di vaccino contro il morbillo è a rischio di ammalarsi e di diffondere la malattia.

Si ricorda che lo stato vaccinale può essere verificato sul Fascicolo Sanitario Elettronico o in alternativa può essere richiesto tramite la seguente mail: vaccinazioni.fo@auslromagna.it o vaccinazioni.ce@auslromagna.it

 

AL VIA CICLO DI INCONTRI PER PROMUOVERE LA SALUTE

Oltre alle vaccinazioni, nelle stesse giornate dalle ore 10 alle 12 si terranno incontri pubblici su stili di vita e salute: a FORLi’ presso la Sede Avis - Sala Loreti Via G. della Torre n°7 a Forlì; a CESENA presso la Sede del Quartiere Oltresavio in Piazza Anna Magnani 143.

Il 21 ottobre a Cesena e il 28 ottobre a Forlì: “IL PIACERE DI MUOVERSI: Vieni a scoprire come fare attività fisica in sicurezza con l'attività motoria adattata. Ti aspettiamo in abbigliamento comodo per l'attività pratica supervisionata da un esperto chinesiologo UISP.

Il 18 novembre a Cesena e il 25 novembre a Forlì: “PIATTO MANGIAR SANO & PAUSE ATTIVE”, Impariamo l’alimentazione sana con il supporto della Dietista

il 2 dicembre a Cesena e il 6 dicembre a Forlì: “IL RUOLO DELL’ ATTIVITÀ FISICA NELLA DISASSUEFAZIONE  DAL FUMO DI TABACCO”

Per Informazioni e iscrizioni scrivere a promosalute.fo@auslromagna.it e promosalute.ce@auslromagna.it

Le iniziative di promozione della salute e prevenzione vaccinale proseguiranno anche nel 2024 con l’ampliamento delle sedi in cui è possibile fare le vaccinazioni e con un ricco calendario di iniziative rivolte al cambiamento di stili di vita a rischio.

in allegato, le locandine con il dettaglio dell'iniziativa

 

La Romagna in campo anche per la formazione dei manager della sanità del futuro. Parte oggi, giovedì 14 settembre, alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, il Corso di formazione manageriale per Direttori Generali delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere e degli altri Enti del Servizio Sanitario Nazionale.

Il Corso, primo nel suo genere realizzato in Romagna, è stato attivato dalla Regione Emilia Romagna con deliberazione della Giunta Regionale n.347 del 13 marzo 2023, secondo quanto stabilito dall’Accordo ai sensi dell’Art. 1, comma 4, lettera C) del decreto Legislativo 171 del 2016 tra Governo, Regione e province autonome sottoscritto il 16 maggio 2019.

E’ organizzato dall’Azienda USL della Romagna e dall’Unità Operativa di Ser.In.Ar CREAS (Centro di Ricerche e Studi nell’Ambito dei Sistemi Sanitari) in collaborazione con l’Università di Bologna.

L’obiettivo del percorso formativo, che si svilupperà da settembre 2023 a febbraio 2024, nelle aule della Malatestiana di Cesena, del CEUB di Bertinoro e della Rocca Delle Caminate di Meldola, è quello di formare i futuri dirigenti e manager del Servizio Sanitario Nazionale, anche grazie alla presenza di qualificati docenti di fama nazionale e internazionale, dalla comprovata esperienza teorica e pratica in materia di sanità pubblica, sugli aspetti legati all’organizzazione e gestione dei servizi sanitari.

Sono intervenuti alla presentazione, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il direttore generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna Luca Baldino, il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari, la direttrice del Settore Innovazione Servizi Sociali e Sanitari della Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna, nonché direttore responsabile del Corso, Maurizia Rolli, il direttore generale di Ausl Romagna Tiziano Carradori e il presidente di Ser.In.Ar Dario Maio.

Nel pomeriggio, la prima lezione in aula, con la lettura inaugurale “Performing Health Governance” a cura del professor Robert Desmarteau dell’Università di Quebec (Montreal, Canada), Dipartimento di Strategia e Governance – Responsabilità Sociale e Ambientale.


I contenuti del corso

Organizzazione e  gestione sanitaria, strumenti e tecniche proprie del processo manageriale, quali l’analisi e la valutazione dei modelli organizzativi, la pianificazione strategica ed operativa, il controllo di gestione, la direzione per obiettivi e la gestione delle risorse umane e il benessere organizzativo, la qualità,  la cultura dell’innovazione organizzativa e tecnologica, la ricerca e la valutazione, l’anticorruzione e la privacy, la comunicazione e l’umanizzazione delle cure, la prevenzione e la promozione della salute.

La gestione del corso, presieduto in qualità di Direttore responsabile da Maurizia Rolli (direttrice del Settore Innovazione Servizi Sociali e Sanitari della Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna) è affidata al Comitato scientifico, di cui fanno parte Luca Baldino (direttore generale Cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna) Tiziano Carradori (direttore generale di Ausl Romagna), Gianluca Fiorentini (professore, Dipartimento di Scienze Economiche Università di Bologna – Delegato per i rapporti con il SSN) e Carlo Lusenti (direttore Dipartimento Chirurgico e Grandi Traumi di Ausl Romagna), con il supporto dell’Unità Operativa Formazione e Valutazione delle Risorse Umane Ausl Romagna diretta da Carlo Somenzi.

La Segreteria Scientifica è composta da Vanni Agnoletti (direttore Unità Operativa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena), Fausto Catena (direttore Unità Operativa Chirurgia generale e d’urgenza dell’ospedale Bufalini) e Cristina Ugolini (professoressa Università di Bologna)

Della durata complessiva di 240 ore, si compone di attività formativa teorica e pratica. La metodologia didattica privilegia il lavoro di gruppo e l’analisi di esperienze nazionali ed internazionali particolarmente significative.

Il corso - che vede 26 iscritti - consentirà una volta acquisita la certificazione l’inserimento nell’Elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore generale delle Aziende sanitarie e degli altri Enti del Servizio Sanitario Nazionale e negli Elenchi regionali per la nomina a direttore sanitario e direttore amministrativo.

I docenti appartengono alle più prestigiose istituzioni nazionali (Università di Bologna, Università Bocconi, Università Cattolica, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Humanitas University, Università di Torino etc) e internazionali (Quebec University, University College of London, Carnegie Mellon University USA, Jefferson College Philadelphia, Oxford University etc), Regione Emilia-Romagna e AUSL della Romagna.

Sarà presente il Guru del Management Henry Mintzberg della McGill University CANADA

Saranno anche presenti esperti nazionali di comunicazione quali i giornalisti Riccardo Iacona e Giorgio Pacifici.

Le tesi dei corsisti saranno pubblicate su Discover Health Systems, la rivista internazionale di Springer che ha sede scientifica all'Ospedale Bufalini di Cesena.

 

L'intervento video del Direttore generale Tiziano Carradori all'inaugurazione del Corso (fonte: Corriere Romagna). L'intervento completo è consultabile in allegato. 

 

Bologna - Quando i pazienti sono coinvolti attivamente nella propria cura, si ottengono significativi vantaggi in termini di sicurezza, soddisfazione ed esiti di salute. Ma c’è di più: diventando partner del team sanitario, ognuno può contribuire non solo a migliorare la sicurezza delle cure, ma anche quella del sistema sanitario nel suo complesso. Lo dimostrano gli studi e le ricerche scientifiche.

Per ricordarlo torna domenica 17 settembre la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, che coincide con il World Patient Safety Day istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019. Un appuntamento a cui anche l’Emilia-Romagna ogni anno si fa trovare pronta: non solo domenica, ma nei giorni precedenti e successivi sono numerose le iniziative organizzate da Regione, Aziende sanitarie e ospedaliere ed Irccs, in collaborazione con i Comuni e spesso con le associazioni di volontariato, per sensibilizzare i cittadini su un tema che riguarda da vicino tutti: pazienti, famiglie, visitatori e personale sanitario.

Da Piacenza a Rimini le occasioni per informarsi, parlare direttamente con i professionisti, ricevere materiale illustrativo non mancheranno: banchetti, colloqui con il personale, proiezione di video e interviste e persino corsi sono in programma su tutto il territorio regionale, con iniziative che saranno pubblicizzate anche attraverso web e social. Il filo conduttore è comune: richiamare l’attenzione e la responsabilità di tutti sul fatto che una sanità sicura dipende anche dallo sforzo collettivo di cittadini e operatori.  Piccoli gesti che possono fare la differenza, come portare con sé la propria documentazione sanitaria quando si va dal medico, comunicare agli operatori le medicine che si stanno assumendo, seguire precise norme igieniche quando si va a far visita a un paziente in ospedale sono alcuni dei consigli promossi dall’assessorato regionale alla Sanità anche attraverso la campagna di comunicazione “Sicurinsieme-Una sanità più sicura comincia da noi” per accedere e usufruire dei servizi sanitari in tutta sicurezza, contribuire a migliorare ulteriormente le cure e, soprattutto, ridurre i rischi.

Inoltre, come suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella notte del 17 settembre saranno illuminati di arancione alcuni monumenti o luoghi significativi delle principali città dell’Emilia-Romagna, tra cui anche la sede dell’Assemblea Legislativa della Regione a Bologna, per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza della sicurezza delle cure.

“La sicurezza è una componente fondamentale dell’assistenza sanitaria e un elemento imprescindibile per l’erogazione di prestazioni di elevata qualità- commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Da anni la Regione è impegnata a promuovere la sicurezza nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie e a prevenire, evitare o mitigare i potenziali esiti indesiderati e danni, che sono sempre possibili nei processi assistenziali. Ma è altrettanto importante coinvolgere attivamente i pazienti, i familiari e la comunità nella sicurezza dell’assistenza, tema peraltro scelto dalla World Health Organization per celebrare la Giornata mondiale 2023. Una sanità ancora più sicura passa dall’impegno di tutti”.

Le attività che regolarmente si svolgono a livello regionale e nelle Aziende sanitarie prevedono analisi, valutazione e prevenzione dei rischi, applicazione e monitoraggio di buone pratiche per la sicurezza, gestione di eventi avversi e azioni di sostegno e riparazione per eventuali eventi negativi che si dovessero verificare.

Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita: come nasce

La Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita è promossa da ministero della Salute, commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Nata su richiesta della sub Area ‘Rischio Clinico’ della commissione Salute coordinata dalla Regione Emilia-Romagna, è ufficialmente indetta nel nostro Pase il 17 settembre di ogni anno, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019.

Il 28 maggio 2019, nell’ambito della 72ª Assemblea mondiale della Salute dell’Oms, è stato istituito il World Patient Safety Day nella medesima data. La tematica scelta dalla World Health Organization per celebrare la quinta Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti del 17 settembre 2023 riguarda il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e dalla comunità nella sicurezza dell’assistenza (“Engaging Patients for Patient Safety”).

Il seminario regionale del 22 settembre, in presenza, da remoto e in diretta streaming

Ed è proprio dedicato a questo tema il seminario organizzato dall’assessorato regionale alle Politiche per la salute per venerdì 22 settembre, in Regione a Bologna (viale della fiera 8 - Sala XX maggio) dalle 9 alle 14, dal titolo Engaging patients for patient safety”. Coinvolgimento dei pazienti e dei cittadini nella sicurezza delle cure”. Un’occasione per approfondire le conoscenze sulle iniziative regionali di coinvolgimento dei pazienti e dei cittadini per la sicurezza delle cure e il miglioramento della qualità assistenziale in tutti i settori di assistenza: ospedale, territorio, strutture socio-sanitarie. Prevista anche la presentazione di alcune esperienze delle Aziende sanitarie regionali che si sono dimostrate particolarmente attive ed efficaci su questa tematica.

L’incontro è aperto a tutti, fino a esaurimento posti, con iscrizione obbligatoria tramite form al link iscrizione in presenza; è possibile seguire l’evento anche online iscrivendosi al link iscrizione online.  Per la diretta streaming collegarsi a: https://stream.lifesizecloud.com/extension/263013/f981a776-6db6-4bce-a694-fed22d648a7d

Informazioni e materiali sono disponibili alla pagina https://salute.regione.emilia-romagna.it/assistenza-ospedaliera/sicurezza-cure/world-patient-safety-day-e-giornata-nazionale-per-la-sicurezza-delle-cure-e-della-persona-assistita

In allegato:

  • il programma delle iniziative in Emilia-Romagna per celebrare la “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”
  • il programma del seminario organizzato dalla Regione il 22 settembre

In occasione della XXX Giornata Mondiale Alzheimer (21 settembre 2023) e dell’ XI Mese Mondiale Alzheimer (settembre 2023), il 25 settembre 2023, presso la Sala XX Maggio 2012 (Viale della Fiera 8, Bologna) dalle ore 8.30 alle 17.00 si terrà il convegno dal titolo "Le demenze: attualità e prospettive. Dal piano nazionale e regionale al Fondo per l’Alzheimer”. Programma e indicazioni per iscriversi in allegato

Per informazioni: emanuela.venturelli@regione.emilia-romagna.it

Successo e grande partecipazione per la terza edizione  del progetto regionale di prevenzione del rischio cardiovascolare “Tieni in forma il tuo Cuore” che ieri ha fatto tappa a Cesena, in Piazza della Libertà. Durante l’arco della giornata, medici ed infermieri dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Bufalini di Cesena hanno accolto all’interno della clinica mobile i cittadini interessati a sottoporsi ai check up gratuiti sul cuore, effettuando 150 screening completi  e 218 screening per la fibrillazione, mentre nei gazebo informativi, operatori sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica e del Dipartimento di Cure Primarie insieme ai volontari dell'Associazione AssoCuore, hanno effettuati 126 consulenze e 209 colloqui su stili di vita. Numeri che confermano anche quest’anno l’esito positivo dell’iniziativa, diventata un appuntamento annuale in sintonia con gli obiettivi di informazione e sensibilizzazione che si prefigge la giornata mondiale del cuore (World Heart Day) celebrata il 29 settembre di ogni anno.

In Romagna le prossime tappe sono: domenica 17 settembre in Piazza Saffi  a Forlì, domenica 15 ottobre in Piazza Cavour a Rimini, sabato 21 ottobre in Piazza Kennedy a Ravenna.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito della Regione https://regioneer.it/tieninformacuore

Domenica 10 settembre torna a Cesena “Tieni in forma il tuo cuore”, il progetto per la prevenzione del rischio cardiovascolare della Regione Emilia-Romagna, appuntamento annuale in sintonia con gli obiettivi di informazione e sensibilizzazione che si prefigge la giornata mondiale del cuore (World Heart Day ) celebrata il 29 settembre di ogni anno.

La tappa cesenate della manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è organizzata da Azienda Usl della Romagna e Comune di Cesena e si svolgerà in Piazza della Libertà dalle ore 10 alle ore 18.

Medici ed infermieri dell’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale Bufalini di Cesena si dedicheranno all’interno di una clinica mobile composta da un automezzo attrezzato e gazebo, a tre diversi tipi di check-up gratuiti che non necessitano di prenotazione: la determinazione dell’assetto lipidico, tramite un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica. Questi test permetteranno di calcolare il punteggio di rischio cardiovascolare e valutare la carta del rischio dell’utente attraverso un algoritmo computerizzato. I cardiologi presenti forniranno la consulenza necessaria: i soggetti più a rischio saranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.

Oltre alla clinica mobile ci saranno anche gazebo informativi, dove operatori sanitari del Dipartimento di Sanità Pubblica e del Dipartimento di Cure Primarie insieme ai volontari dell'Associazione AssoCuore daranno vita a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, spiegando buone pratiche per vivere meglio come per esempio fare attività fisica, seguire una alimentazione corretta e stili di vita sani, evitare il fumo. Contenuti previsti dal Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025.

In Romagna le prossime tappe sono: domenica 17 settembre in Piazza Saffi a Forlì, domenica 15 ottobre in Piazza Cavour a Rimini, sabato 21 ottobre in Piazza Kennedy a Ravenna.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito della Regione https://regioneer.it/tieninformacuore

I fattori di rischio cardiovascolare e la loro diffusione in Romagna

Dai dati contenuti nel Profilo di Salute Ausl Romagna 2021 stilato dal Dipartimento di Sanità Pubblica (consultabile al link https://www.auslromagna.it/notizie/comunicati/item/4250-profilo-salute-2021  ) emerge che in Romagna la prevalenza delle malattie cardiovascolari nella popolazione adulta (18-69 anni) è pari al 4,7% (3,8% Forlì, 4% Ravenna, 4.9% Cesena e 5,2% Rimini, quest’ultimo in linea con le stime regionali).  Se si considera la popolazione con più di 70 anni, a livello aziendale, la prevalenza raggiunge il 32%, valore in linea con quello regionale. 

Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili (età, sesso e familiarità), anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita, (fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà) spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.

In Romagna, nella popolazione 18 – 69 anni di età, il 20% soffre di ipertensione (il 21% degli ipertesi è completamente sedentario, il 45% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura al giorno e il 69% è in eccesso ponderale); il 31% ha alti livelli di colesterolo nel sangue (tra gli ipercolesterolemici il 16% è completamente sedentario, il 47% consuma meno di 3 porzioni di frutta e verdura e il 56% è in eccesso ponderale; il 4% soffre di diabete ( tra questa il 31% fuma sigarette, il 25% ha uno stile di vita sedentario, il 18% consuma alcol in modo potenzialmente rischioso per la salute, il 76% è in eccesso ponderale); il 27% si è dichiarato fumatore e il 25% ex fumatore; il 42% è in eccesso ponderale; il 30% è in sovrappeso e il 12% presenta obesità. Solo il 12% dei romagnoli mangia giornalmente frutta e verdura a livelli raccomandati (5 o più porzioni); il 27% degli adulti è parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica nel tempo libero ma a livelli inferiori di quelli raccomandati dall’OMS, mentre circa 1 adulto su sette (14%) è completamente sedentario.

Come ridurre il rischio

  • scegli una dieta sana e mantieni il peso ideale. Frutta e verdura: 5 porzioni al giorno, meglio se di colore diverso e di stagione. Farai il pieno di vitamine, fibre, sali minerali ed acqua. Più legumi: Fagioli, piselli, ceci, lenticchie, usali sia freschi che secchi per preparare primi o secondi piatti ed altre preparazioni; sono un’ottima alternativa alle proteine animali. Alterna le fonti proteiche: scegli più volte a settimana il pesce, sia fresco che surgelato, meglio se azzurro e tra le carni prediligi quelle magre come pollo, tacchino e coniglio…è preferibile la cottura alla piastra o al vapore. Preferisci olio extravergine d’oliva per condire i tuoi piatti. Inserisci nella tua alimentazione prodotti integrali ricchi di fibre, come pane, pasta, cereali e farine. Limita il consumo di salumi e formaggi, spesso molto ricchi di grassi e sale. Modera l’assunzione di dolci e di bevande zuccherate. Riduci l’aggiunta di sale nei piatti, per insaporire i tuoi piatti utilizza spezie ed erbe aromatiche. Consuma bevande alcoliche con moderazione e preferibilmente durante i pasti.
  • non è mai troppo tardi per cominciare a muoversi e i benefici iniziano subito

Pratica esercizio fisico in modo regolare e moderato per almeno 30 minuti al giorno; cerca di essere più attivo: scegli la bicicletta invece che la macchina per i piccoli spostamenti, utilizza le scale, passeggia all’aria aperta; considerando il tuo stato di salute, valuta col tuo medico di fiducia se praticare attività più intense, come camminate a passo veloce, nuoto e sport più volte a settimana. Inserisci nella settimana almeno 2 sedute di esercizi muscolari come stretching, yoga, flessioni..; stai seduto il meno possibile e ciclicamente prova ad aumentare il livello della tua attività fisica. Smetti di fumare, otterrai benefici immediati. Dopo un anno, il rischio di malattie cardiovascolari si dimezza e progressivamente si riduce negli anni successivi. È dannoso sia il fumo attivo che quello passivo.

  • controlla regolarmente e presta attenzione a: una pressione arteriosa superiore a 140/90 mm Hg; un valore di glicemia uguale o superiore a 126 mg/dl a digiuno; un valore di “colesterolo cattivo” (LDL) nel sangue superiore al normale range previsto dal laboratorio; un peso corporeo superiore a quello indicato per la tua età e statura

 

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